“Dobbiamo giocare ogni partita come fosse l’ultima”

05/01/2009

(si ringrazia fcparma.com per la collaborazione)

Massimo Paci, come sta fisicamente ora?
“Bene, ho ripreso gli allenamenti con la squadra e quindi sto bene: il dito mi fa meno male, penso di essere disponibile per la prossima partita.”

Sia lei che Castellini vi siete dovuti sacrificare giocando anche non in perfette condizioni, e a lei è andata meno bene che a lui…
“Sì, in quella partita (quella con il Livorno del 22 novembre scorso, nda) sapevo a cosa sarei andato in contro, perché avevo fatto una lastra il giovedì precedente e c’era ancora la frattura, però quando il Mister ti chiede se vuoi giocare è difficile dire di no.
Poi era una partita importante e ci tenevo ad esserci. A dire la verità, non ho nessun rimpianto, rifarei anche adesso quello che ho fatto in quella occasione, poi sono stato un mese fermo, ma va bene così, ora penso solo a rimettermi in forma il prima possibile.”

E’ stata una partita importante per il Parma, che è servita per raggiungere la testa della classifica alla fine dell’anno…
Sì, era una partita fondamentale e sono contento per come è andata a finire: mi dispiace che sono dovuto rimanere un mese fermo ma, come ho detto prima, sapevo a cosa sarei andato incontro. Per il bene del Parma questo ed altro.”

Come ha visto cambiare il Parma in queste ultime settimane?
“L’ho visto molto più concreto rispetto ad inizio campionato: su una mezza palla vagante a volte siamo riusciti a portare a casa il risultato, quindi penso che questa sia la base per arrivare in fondo, mentre all’inizio non vedevo questo, magari si giocava bene, si concludeva, ma alla fine si pareggiavano o addirittura perdevano le partite.
Ora abbiamo acquisito una compattezza anche a livello dei risultati.”

Con il sistema di gioco applicato da Guidolin che prevede la difesa a tre sembra che il reparto arretrato abbia acquisito maggiore sicurezza…
“Sicuramente c’è ancora da lavorare molto, però il Mister ha trovato l’equilibrio giusto per arrivare a dei buoni risultati: adesso bisogna continuare a lavorare, a dargli retta perché il cammino è ancora lungo, abbiamo fatto molto, ma non abbiamo fatto niente se si va a vedere il campionato di serie B e difficile quanto strano quindi, va bene aver trovato l’equilibrio, ma non bisogna mai abbassare la guardia.”

La ripresa del campionato dopo la pausa invernale, a prescindere dall’avversario, quali insidie può celare?
“Personalmente è un po’ diverso dal resto della squadra, perché esco da un periodo di stop più lungo dovuto all’infortunio al piede, quindi la situazione sarà più delicata per me, però siamo arrivati alla sosta centrando l’obiettivo che ci eravamo prefissati, ovvero raggiungere la vetta della classifica.
Questa settimana abbiamo lavorato molto intensamente, molto sul piano fisico, quindi forse andremo incontro a dei problemi di ambientamento, perché alla fine dei conti abbiamo rifatto una preparazione atletica. Comunque non penso sia questo il problema perché anche le altre squadre avranno fatto lo stesso tipo di lavoro, penso io, quindi difficoltà ce ne saranno di sicuro, essendo rimasti fermi per tre settimane, ma la partita di Vicenza va giocata nel migliore dei modi.”

Parlando del Vicenza, che squadra incontrerete?
“Conosco l’allenatore, Gregucci, che, a mio avviso è molto bravo: mi allenò nel mio periodo a Viterbo. Il Vicenza è una squadra molto ben messa in campo, sono bravi a non prendere gol. Sappiamo che sarà una partita difficile e sappiamo quanto è importante per il nostro cammino ottenere un buon risultato.
Ora ripartiamo da Vicenza, sapendo anche che avremo sei mesi di fuoco nei quali dovremo sbagliare il meno possibile.
Su queste basi, dovremo affrontare il Vicenza come il Sassuolo, come tutte le partite di ritorno giocando come fossero sempre l’ultima fondamentale partita.”

Del Vicenza, temete di più la forza dei singoli o la compattezza della squadra?
“Penso che la compattezza, il loro equilibrio ed il fatto che hanno la migliore difesa del torneo significa che hanno una buona base: questo è il problema maggiore per noi, poi, è ovvio, ha anche delle buone individualità, ma penso che la squadra intera sia più difficile da affrontare.”

Viste le assenze per squalifica di Giulio Falcone ed Alessandro Lucarelli sarà lei a guidare la difesa sabato prossimo…
“Sì, sarà una responsabilità in più, anche se penso che, venendo da un infortunio, dovranno essere gli altri due mie compagni di reparto a dare una mano a me più che io a loro.
A parte gli scherzi, dobbiamo essere tutti e tre i centrali, anzi, tutta la fase difensiva, ad essere all’altezza della situazione.”

Nonostante l’abbondanza di centrali difensivi, vi ritrovate anche in questa partita contati…
“Sì, ma penso che questo sia normale, in un campionato così lungo può capitare di avere due o tre indisponibili ogni gara.
E’ la società che allestisce la rosa ad inizio stagione, quindi non sono io la persona adatta per dire se abbiamo bisogno o no di rinforzi, comunque, ribadisco, è normale che a volte ci si trovi in emergenza in qualche reparto.”

Durante la pausa natalizia è stato reimpostato il lavoro fisico: quando si vedranno i frutti?
“Non so. Penso che il lavoro che abbiamo fatto in queste settimane è un lavoro che ci ritroveremo subito, perché non è stata fatta una grossa mole di lavoro che richiede del tempo per essere assimilata, ma un lavoro che verrà ripreso settimanalmente il martedì, il mercoledì e non è che adesso in settimana non faremo niente, anzi, ci alleneremo come stiamo facendo in questi giorni.”

Quindi non c’è il rischio che per le prime partite non ci sia la freschezza giusta?
“Credo di no perché abbiamo lavorato bene e penso che continueremo questo tipo di lavoro anche infrasettimanalmente con la stessa qualità ed intensità di adesso.”

La componente fisica unita a quella tattica aggiusteranno le cose…
“La condizione fisica farà la differenza, in particolar modo a fine campionato.”

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