“Vantaggiato ci darà una mano”

21/01/2009

(si ringrazia fcparma.com per la collaborazione)

Francesco Guidolin, il dibattito con gli arbitri di ieri dicono sia stato vivace e costruttivo, e anche lei ha dato il suo contributo…
“Vivace non credo… Abbiamo parlato di tante cose: io ho fatto un paio di interventi, uno sul fallo di mano in area, volontarietà, involontarietà: molti di noi hanno sostenuto le proprie tesi; poi abbiamo parlato degli assistenti e dei problemi che ci sono stati.
Tutto si è svolto molto serenamente, anche se qualche puntualizzazione andava fatta, ed io sono andato lì per questo.”

Pochi giorni fa aveva anticipato che le sarebbe piaciuto parlare con Collina…
“E’ vero: volevo sottolineare alcune cose, fermo restando la nostra convinzione che il processo di rinnovamento sta andando avanti bene.
Molti miei colleghi, o addetti al calcio, dopo le note vicende di Calciopoli dicevano che si respirava un’aria nuova e che per quello non gli interessava sapere chi è l’arbitro che viene ad arbitrare: io, invece, non l’ho mai voluto sapere neppure prima, ed è sempre stato così. C’era già un retroterra culturale di un certo tipo, che è rimasto.
Detto che le cose stanno cambiando e che questi giovani arbitri stanno crescendo e che proprio per questo hanno indubbiamente anche il bisogno di sbagliare e che bisogna alimentare un clima di serenità eccetera, io sostengo che, soprattutto per quanto riguarda gli assistenti, le cose facili non si dovrebbe sbagliarle, anche se tutti noi addetti ai lavori sappiamo che ci sono delle situazioni veramente complicate non semplici da vedere. Io ho puntato l’attenzione su questo punto, senza portare ad esempio i casi dei nostri tre gol presi, perché ognuno avrebbe i suoi.
Dico solo che le cose semplici, secondo me, con un minimo di più attenzione, potrebbero essere sistemate.”

Un allenatore, a fine partita, può lamentarsi dell’arbitraggio anche per fare scudo e proteggere i propri giocatori, salvo poi alla ripresa illustrare loro gli errori commessi: pensa che lo stesso avvenga anche nella squadra degli arbitri?
“La guida degli arbitri è forte, perché Collina è uno che ha sempre mostrato la propria faccia, si è sempre preso le proprie responsabilità. Io credo che al loro interno ci sia un confronto piuttosto acceso per quello che riguarda la disamina degli eventi.
Io non credo che ci sia indulgenza o chiusura: secondo me c’è proprio la volontà di crescere e di sbagliare il meno possibile. L’impegno della nostra categoria arbitrale c’è e la strada intrapresa è quella giusta.”

Rivedendo la partita col Sassuolo ha notato errori evidenti?
“Nelle ultime due partite non siamo stati bravissimi nella gestione del risultato: è una nostra pecca che dobbiamo cercare di migliorare immediatamente.
Abbiamo buttato via, o concesso, punti pesanti. Certo anch’io stavo meglio quando avevamo una media di due punti a partita, e quelli sono i ritmi che bisogna mantenere per stare lì davanti, soprattutto quando le partite ce le abbiamo quasi in mano.”

La stessa cosa era capitata nella passata stagione…
“Noi dobbiamo badare ad adesso, ma se questo era successo anche l’anno scorso viene ad avvalorarsi la mia tesi, cioè che la storia comune te la porti dietro.
Però bisogna anche far presto a scrollarsela di dosso, se no, continuando a parlare di storia negativa recente, ne costruiamo un’altra non positiva. Invece noi dobbiamo guardare ad altro e migliorarci.”

Quale la partita che le ha lasciato più rimpianti?
“Quella di sabato con il Sassuolo, perché avevamo la possibilità di portare a casa i tre punti, li avremmo anche meritati, ma prima abbiamo sbagliato perché non abbiamo chiuso la gara raddoppiando e poi perché non siamo stati bravi nel gestire gli ultimi cinque minuti. Quando prendi gol alla fine o quasi alla fine lascia più l’amaro in bocca, anche rispetto alla gara di Vicenza, quando il pareggio era arrivato nel finale, con un gol fatto in un certo modo, ma ci poteva anche stare; insomma quella di sabato mi ha dato ancora più fastidio…”

Alle 14 il sito ufficiale fcparma.com ha diffuso il comunicato dell’acquisto di Vantaggiato: ora starà a lei farlo convivere con Cristiano Lucarelli…
“Intanto non ci sono solo questi due giocatori, questo vorrei puntualizzarlo, perché Paloschi merita la mia considerazione, Reginaldo lo stesso e tutti i giocatori d’attacco pure.
Io sto aspettando Pisanu e nel reparto avanzato abbiamo pure Leon. Vantaggiato è una seconda punta, per quello che lo conosciamo noi.
Io posso dire tranquillamente che alla mia Società, nel fare analisi, considerazioni e richieste, ho puntato su giocatori che conosco bene, che hanno lavorato con me: il motivo è che io ho poco tempo per conoscere i giocatori, perché il tempo stringe ed il campionato avanza.
Se arrivasse un giocatore che so già cosa mi può dare, e so come collocarlo, sia in attacco, che a centrocampo o in difesa,il lavoro per me verrebbe in parte dimezzato.
E’ vero che poi va collocato ed inserito in un contesto nuovo, ma i giocatori che conosco io, che hanno lavorato con me, di cui ho fatto qualche nome, parliamo della zona offensiva, ed è facile trovare l’identikit, che non siano centravanti, siccome, la mia fortuna è che degli ultimi 13 anni io la B l’ho fatta per 5 mesi a Palermo, sono giocatori che sono in serie A, o che magari non li danno o che non vengono o che la trattativa si ingarbuglia.
Adesso è arrivato Vantaggiato, che è comunque un giocatore di cui tutti parlano bene, che è il capocannoniere della serie B: lo devo conoscere, lo devo valutare, ma sono convinto che ci possa dare una bella mano. Credo che lui non ami giocare da prima punta: lui stesso si definisce una seconda punta…”

A Rimini come giocava?
“A Rimini giocavano in una maniera un po’ particolare, con due attaccanti piuttosto larghi ed un trequartista dietro di loro, non con un perno centrale. Lui, per quello che ho visto io, viene da questa esperienza, ma credo che possa fare anche degli altri movimenti. Almeno me lo auguro…”

L’esperimento della difesa a quattro, con un mediano davanti alla difesa, contro il Sassuolo è durato solo pochi minuti…
“C’è stata la presa di coscienza, da parte mia, non so se giusta o sbagliata, che l’esperimento della difesa a quattro doveva essere rinviato ad un’altra situazione, per tutta una serie di motivazioni.
Una volta che ci siamo rimessi con il nostro sistema a tre, prima 3 5 2, subito dopo 3 4 1 2, la squadra si è rimessa in sesto, non aveva squilibri.”

Ci sono stati alcuni episodi di nervosismo che avrebbero potuto essere evitati…
“Non credo dipendesse dalla tattica scelta, quanto dalla pressione, perché noi sappiamo che in casa dobbiamo vincere, perché abbiamo la sensazione o la consapevolezza che se non vinciamo siamo tutti delle pippe…”

Le era già successo, in carriera, di affrontare subito in tempi così ravvicinati dei suoi ex giocatori, visto che sabato potrebbe trovarsi di fronte Matteini e Paponi?
“No. Non mi era mai successo.”

Che sentimenti proveranno? Spirito di rivalsa? Voglia di mettersi in mostra?
“Francamente non lo so. Sicuramente i due ragazzi che vanno di là avranno voglia di giocare e di farsi vedere, non credo spirito di rivalsa, perché qui sono stati trattati bene dal club e sicuramente da me, perché io sono responsabile delle mie azioni e del mio modo di parlare e del rapporto che ho avuto con loro.”

Vantaggiato si è detto disposto a rinunciare a vincere la classifica dei cannonieri…
“Ho letto qualcosa, ma io penso che uno che ha assaporato il gusto del gol è meglio che lo tenga e che lo cerchi. Per lui si tratta di una nuova avventura, di una nuova sfida ed è chiaro che deve mettersi a disposizione del nuovo allenatore che chiede cose uguali o diverse in un diverso contesto di squadra.”

Possiamo già esprimere un giudizio sul mercato invernale del Parma?
“Ci sono ancora dieci giorni: tireremo le somme alla fine. Intanto posso dire che abbiamo un po’ riequilibrato l’assetto, come numero di giocatori in reparto.
Lunardini è un ragazzo che la categoria la conosce e viene a darci una mano in un ruolo di centrocampista, dove noi siamo veramente molto pochi di numero.”

perlavalbaganza