Un patto per la montagna che ha più bisogno

13/02/2009
h.16.10
 
Tredici acquedotti rurali, tre centrali alle biomasse che produrranno energia per edifici pubblici fra cui l’ospedale di Borgotaro, il recupero di quattro fabbricati agricoli. Queste alcune delle azioni rese possibili grazie ad un accordo di programma promosso dalla Provincia e siglato dai comuni di Albareto, Borgotaro, Corniglio, Monchio, Palanzano, Solignano, dalla Comunità montana Est, dai Parchi del Taro e dei Boschi di Carrega, dall’Azienda usl e dagli enti gestori Enia, Montagna 2000 e Emiliambiente.
Con questo “Patto per lo sviluppo locale integrato”, sottoscritto all’interno del Programma rurale integrato provinciale 2007-13, la Provincia metterà a disposizione 2ml e mezzo di euro per la realizzazione di interventi mirati a sostenere aree deboli della montagna.
La Provincia, entro 45 giorni dall’acquisizione dei progetti esecutivi, effettuerà l’istruttoria e notificherà la concessione dell’aiuto che sarà pari al 70% della spesa.
“Il metodo della concertazione continua a dare buoni frutti in particolare per lo sviluppo rurale, un ambito nel quale per ottenere validi risultati è necessario lo sforzo congiunto di pubblico e privato – sottolinea il vicepresidente Pier Luigi Ferrari –. Questo accordo mette a disposizione 2ml e mezzo di euro per aree della montagna, a testimonianza di una specifica priorità che assegniamo a queste zone, soprattutto quelle con problemi complessivi di sviluppo”.
Si tratta di un processo di ammodernamento delle aree rurali e della qualità della vita delle popolazioni che vi risiedono già avviato con il Piano di sviluppo rurale 2000-2006. L’obiettivo della Provincia e dei soggetti firmatari il Patto è quello di continuare tale processo, utilizzando gli strumenti e i finanziamenti messi a disposizione con la nuova programmazione.
Si punterà in specifico a recuperare il deficit sia sulla viabilità minore che sulla complessa rete acquedottistica, dove si evidenzia deterioramento e l’inadeguatezza dei bacini di accumulo. Essendo inoltre molto elevata nelle aree rurali la disponibilità di biomassa, in particolare forestale, si è scelto di sostenere progetti che prevedano lo sfruttamento a fini energetici in modo da valorizzare questa risorsa locale, come la realizzazione delle centrali alle biomasse che produrranno energia per l’ospedale di Borgotaro.
Il Patto, la cui responsabilità gestionale è in capo al servizio agricoltura della Provincia, impegna i soggetti attuatori al monitoraggio e cura dell’esecuzione degli interventi.

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