“Ma che fine ha fatto la coscienza dei governanti?”

14/02/2009
h.14.00
 
Il decreto sulla sicurezza proposto dalla Lega e appoggiato dalla maggioranza rappresenta una deriva pericolosa e disumana nella politica italiana, che va in contrapposizione con i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana, in controtendenza con le trasformazioni a cui si sta assistendo nel mondo in generale e in Europa in particolare.
Noi ragazzi di Sinistra Studentesca lo respingiamo nella maniera più ferma e categorica.
Innanzitutto vogliamo ricordare che la sicurezza è una questione trasversale che riguarda sia la destra sia la sinistra, quindi non soggetta al monopolio da qualsiasi parte. La destra italiana si è presentata alle elezioni come lo sceriffo duro contro “i delinquenti” provenienti dall’est Europa e contro gli invasori provenienti dall’oriente.
In questo modo ha cavalcato a volte la paura della gente e molte volte l’odio, finendo per strumentalizzare certe vicende drammatiche al misero scopo di accamparsi un pugno di voti senza avere scrupoli.
Una volta al governo, tale scelta si è dimostrata fallimentare e controproducente, e quindi si è passati dalla gestione dalla crisi alla caccia alle streghe, individuando negli immigrati, regolari e non, la loro facile e preferita preda.
Non si fanno distinzioni tra chi è in Italia per vivere pacificamente, lavorando o studiando – la maggioranza assoluta- e chi sta in Italia per delinquere – una minoranza inqualificabile ed non rappresentativa di nessuna comunità o religione (si ricorda che la responsabilità penale è individuale). Per questo sono state prodotte una serie di leggi che hanno la puzza del far west e che ci ricordano una storia già vista e mai dimenticata.
Sono state attuate delle politiche di criminalizzazione del diverso: a partire dalla separazione degli immigrati nelle classi scolastiche, all’accentramento dell’identità dei poveri disperati in un campo provvisorio senza nessuna accusa o colpa (Guantanamo all’italiana).
Si è arrivati poi al tentativo di escludere gli stranieri dai benefici sociali, compreso chi ne ha i requisiti, fino all’istituzione di una tassa di 200 € sul permesso di soggiorno, che fra parentesi arriva sempre scaduto alle mani del destinatario.
La cosa più grave, infine, è stata quella di dare la possibilità ai medici di denunciare i pazienti clandestini, in violazione dell’etica professionale, del giuramento d’Ippocrate e contro la coscienza umana.
Tutti questi provvedimenti contengono profili di incostituzionalità e quindi è obbligo degli onesti di questo paese: politici, studenti, lavoratori, intellettuali e attivisti della società civile, manifestare il loro dissenso con tutti i mezzi pacifici possibili, schierarsi al fianco di chi subisce queste assurde vessazioni e dire no all’ingiustizia, prima che sia troppo tardi.
Noi di Sinistra Studentesca sosteniamo che la convivenza civile e la piena integrazione dei nuovi cittadini non si ottengono con la cattiveria – come sostiene la Lega Nord – bensì con la legalità, le pari opportunità e il pieno rispetto dei diritti umani quali valori universali, assoluti e inscindibili. Niente fa più paura della paura stessa.

Sinistra Studentesca Universitaria Parma

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