“In Serie A ci si arriva con la maglia sporca”

17/02/2009

Francesco Guidolin, come sta la squadra fisicamente? Ha recuperato dopo lo sforzo di sabato?
“Questo lo vedremo oggi in allenamento e soprattutto domani sera in partita. Veniamo da un viaggio lungo: finora abbiamo fatto il solo allenamento di ieri mattina e ho alcuni giocatori in dubbio come Vantaggiato e Paci in più sono rimasti a casa Morrone e Reginaldo.
Dovrò verificare oggi pomeriggio la condizione di tutti e domani verificherò: certo che per una partita infrasettimanale peggiore trasferta non ci poteva capitare, dal punto di vista logistico.”

Pensa di fare turn over in attacco?
“Io ho fiducia in tutti. Come ho sempre detto i risultati non dipendono dal sistema di gioco o dai singoli: tutti sanno quello che devono fare e tutti vanno in campo preparati. Un cambio, due cambi o tre cambi non dovrebbero portare scompensi.
Valuto le condizioni generali, la freschezza, lo sforzo compiuto, il recupero molto stretto, lo spostamento che è stato un po’ pesante e poi decido quale formazione mandare in campo.”

Il Frosinone è reduce da una bella vittoria in trasferta: che tipo di squadra si aspetta?
“Noi ormai abbiamo capito da tempo che dovunque andiamo la squadra che ci accoglie gioca contro di noi la partita della vita.
E’ come se noi domani sera affrontassimo il Chelsea o il Real Madrid: non sentiremmo la stanchezza, nessun peso per il viaggio, ma saremmo talmente motivati ad affrontare un avversario di grande rango che le risorse verrebbero fuori.
Fatto questo parallelo, con le debiti proporzioni – questo va precisato perché noi siamo solo il Parma – sappiamo che ci troveremo di fronte una squadra che viene da una vittoria, che non sentirà la stanchezza, che vorrà farci soffrire, che ci metterà in difficoltà, che la metterà sulla battaglia e noi dovremo farci trovare pronti, perché questa, ormai, è la nostra realtà; questo campionato si può vincere, o far bene, se prima si sanno far bene quelle cose lì; poi, come è successo sabato e in qualche altro caso, possono emergere altre differenze, ma prima ci vuole lo spirito agonistico, lo spirito da battaglia.”

Domani si aspetta delle risposte dalla squadra?
“Ci mancherebbe altro che non mi aspettassi delle risposte: io so delle difficoltà, so che non è semplice e so che sarebbe meglio andare a fare una partita di serie A, come turno infrasettimanale e che il Frosinone nasconde insidie particolari, tipiche di questa categoria, ma è la nostra realtà e quindi mi aspetto delle risposte.
Quando arrivai dissi subito che non si sarebbe andati in serie A con i nomi, ma con la maglia sporca, con il sudore ed il sacrificio che richiede questo tipo di categoria; non che la squadra la squadra non lo faccia, ma adattarsi a questo tipo di spirito non è semplice.”

Lo spirito di sacrificio deve essere messo anche in allenamento?
“Questo non è mai mancato: abbiamo avuto delle difficoltà, ed ancora ne abbiamo, nel trasferire ciò che facciamo in allenamento a quello che riusciamo a fare in partita, proprio perché troviamo degli avversari che ci giocano addosso, che non ci lasciano respirare, che ci rubano i rimbalzi.
Noi partiamo pensando di fare noi la partita, invece poi l’ha fa l’avversario, che così prende entusiasmo mettendoci talvolta in difficoltà.
Noi dobbiamo essere bravi a ripartire, con uno spirito molto aggressivo e con molta determinazione, per poi mettere sul piatto della bilancia le nostre qualità.”

E’ più difficile preparare la partita di domani che quella di domenica sera con il Brescia…
“E’ più difficile,intanto perché arriva dopo soli due giorni dall’ultimo impegno e con un trasferimento impegnativo, dal punto di vista logistico, anche se è stato fatto tutto il possibile per farci viaggiare comodamente, per non avere ripercussioni, ma un conto è andare a giocare a Modena, Piacenza e Treviso un conto, dal punto di vista delle distanze, è andare a giocare a Frosinone.
Oltre a questo sappiamo che con il Brescia giocheremo una partita di alta classifica, conosciamo gli avversari e più o meno abbiamo una storia comune. Quella partita si prepara un po’ da sola, questa è più complicata per tanti piccoli aspetti.”

E’ più semplice tirar fuori una reazione, come può essere stato dopo Ancona, o dare continuità…
“Questo, francamente, non lo so: è difficile prepararle tutte: in questa categoria se non hai costanza di risultati e di atteggiamenti non arrivi lontano o comunque non centri l’obiettivo, perciò sta a noi.
Se sapremo fare bene domani sera avremo una classifica migliore di quella di oggi, le altre non saranno scappate; però di fronte abbiamo un ostacolo importante, e proprio perché si chiama ostacolo è difficile da superare.”

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