Langhirano: argento per l’eccellenza produttiva

04/03/2009
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“Lo spirito che l’indagine del Censis ha colto è quello di un lavoro che qui abbiamo avviato per arrivare alla creazione del Distretto del prosciutto, un percorso comune che vede insieme gli Enti locali, i produttori, le aziende, il Consorzio, la Camera di Commercio, le associazioni economiche e sociali.
E’ un territorio intero che ragiona di un prodotto, il prosciutto di Parma, della sua qualità ma anche dell’organizzazione della produzione, delle infrastrutture che servono, dell’ambiente. E’ tutto questo che ci ha fatto arrivare al secondo posto fra i territori eccellenti”.
Il sindaco Stefano Bovis, spiega così il caso “Langhirano”, quell’eccellenza rilevata dalla ricerca del Censis da cui è emerso che sono 161 i territori vincenti in grado di guidare la reazione alla crisi. Fra questi 71 sono quelli del settore produttivo industriale e in questa lista d’eccellenza, dietro la Riviera del Brenta, c’è Langhirano.
Non solo il Comune, ma la rete, come ha spiegato oggi Antonino Zaniboni, presidente del Forum dei territori, coautore con il Censis dell’indagine intervenuto oggi alla riunione del Comitato Esecutivo nominato a seguito dell’Accordo di programma per il Distretto territoriale del Prosciutto di Parma.
Ad ascoltare i contenuti dello studio, oltre a Bovis promotore dell’iniziativa, c’erano l’assessore regionale Tiberio Rabboni, il vicepresidente della Provincia di Parma Pier Luigi Ferrari, il presidente della Camera di Commercio di Parma Andrea Zanlari, il direttore dell’Upi Cesare Azzali, il direttore di Cna Domenico Capitelli, gli assessori provinciali Manuela Amoretti e Ugo Danni, il sindaco di Collecchio Giuseppe Romanini, il rappresentante del Consorzio del prosciutto di Parma.
“Il territorio non è geografia, ma storia perché è fatto dalla gente, parla di comunità. Una crisi globale come questa va governata a livello globale, ma in Paese come il nostro, che riconosce il valore delle autonomia locale nella Carta costituzionale, non puà non far leva sulla creatività del territorio – ha sottolineato Zaniboni illustrando la ricerca che mette appunto in evidenza quali sono i territori che più di altri possono giocare la carta della competitività perché innovatici, ad alto fattore di creatività e coesione sociale.
Langhirano per assicurarsi il secondo e prestigiosissimo posto fra i territori eccellenti per la produzione ha visto analizzare la qualità intrinseca del prodotto, la capacità organizzativa interna, la capacità relazionale cioè la modalità con cui la zona è collegata alle reti medio lunghe internazionali.
“Langhirano è stato assunto come rete di riferimento – ha detto Zaniboni – una realtà che ha una capacità di integrarsi su un denominatore comune che è il prosciutto, capace di dare identità a un territorio”

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