Sede Efsa, i lavori all’Ati

20/03/2009
h.18.10

E’ l’Ati rappresentata dalla bolognese Ccc e dalla parmigiana Mingori ad aggiudicarsi, provvisoriamente, la realizzazione della sede dell’Efsa.
Un’aggiudicazione scaturita dall’unione di due offerte, quella tecnica e quella economica, che ha portato con sé, fra le altre, due importanti novità: il ribasso d’asta del 18,5% per un totale di circa 6milioni e una riduzione dei tempi di quattro mesi, da 24 a 20. Tutto ciò significa che senza intoppi burocratici la cantierizzazione potrebbe partire a maggio e concludersi a inizio 2011.
Prosegue l’iter – dice il sindaco Pietro Vignali per la realizzazione della sede con la garanzia ora che tutto ciò verrà concluso in tempi più brevi di quelli preventivati. Questo – continua il sindaco – è un altro tassello importante per il nuovo polo della sicurezza alimentare che sarà completato con la sede di rappresentanza nel Palazzo Ducale”.
La CCC ha vinto la concorrenza dell’Arcas di Torino, in associazione con la Sipal, della vicentina Giuseppe Maltauro, dell’Ati formata dalla parmigiana Pizzarotti, Coopsette e Allodi. Infine l’Italiana Costruzioni di Roma, insieme ad Ambro Elettrica e alla Metal Sigma Tunesi.

Le offerte tecniche ed economiche
L’aggiudicazione è scaturita dall’insieme delle offerte economiche e tecniche. In particolare la seconda, oltre ai tempi, prevede fra le novità la realizzazione delle facciate in pietra e serramenti, piuttosto che in alluminio, e l’incremento del risparmio energetico con pannelli fotovoltaici anche sulla piastra al piano terra, che fa da tetto all’edificio servizi.

Il progetto
La sede operativa di viale Piacenza, secondo il progetto dello Studio Valle di Roma, prevede un edificio di 11 piani, a pianta triangolare, che ospiterà tutti i 400 dipendenti dell’Authority.
Un’opera di 15mila metri quadri fuori terra in un lotto che il Comune cede in proprietà all’Efsa a titolo gratuito, così come deciso nell’accordo sottoscritto con l’Autorità europea per la Sicurezza Alimentare lo scorso 22 agosto 2005.
L’edificio avrà due piani interrati con 330 parcheggi per auto e moto, in modo da rendere autosufficiente e non invasivo per il quartiere Pablo la dotazione parcheggi dell’edificio. Il piano terra è destinato al ricevimento e ai meeting (sale riunioni, sale conferenze), oltre ad un ristorante con caffetteria per 200 posti. Gli altri dieci piani sono destinati ad uffici.
La sede è un esempio avanzato di bioedilizia. L’energia necessaria infatti viene alimentata con un campo di sonde geotermiche, pannelli fotovoltaici, solare termico e attraverso il teleriscaldamento. Inoltre l’edificio è realizzato con materiale che garantisce una bassa dispersione energetica e gli impianti di riscaldamento e condizionamento sono dotati di moderne tecnologie a basso impatto ambientale.
Il costo sarà anticipato dalla Stu, con l’Efsa che riconoscerà il debito alla Società del Comune in 25 anni incrementato dei costi tecnici, di progettazione e finanziari. Il mutuo è stato acceso con il gruppo Cariparma-Credit Agricole.

I lavori e il campo da baseball
I lavori inizieranno dalla parte dell’ex campo da rugby, per garantire il regolare inizio del campionato di baseball all’Europeo. Solo quando sarà concluso il nuovo stadio Quadrifoglio, e soprattutto quando il manto erboso sarà definitivamente idoneo ad ospitare le partite, partirà il trasloco nel nuovo impianto sportivo che a settembre ospiterà i mondiali.

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