Alzheimer, tornano i gazebo di Confartigianato

25/03/2009
h.15.50

Con la convinzione che l’informazione sia il primo antidoto contro l’Alzheimer, Anap, assieme a Croce Rossa e al Dipartimento di scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza di Roma, alla Federazione italiana medici geriatri (Fimeg) e all’Associazione nazionale comunità e sport (Ancos) ha presentato la seconda giornata della campagna “Ricordati di ricordare, senza ricordi non hai futuro” che si svolgerà sabato 28 marzo 2009.
In tutte le principali piazze d’Italia verranno allestiti dei gazebo dove medici geriatri, assistiti da infermieri-volontari della Croce rossa, somministreranno dei mini-mental test per predire l’insorgere dei primi sintomi dell’Alzheimer, malattia responsabile del 70% delle demenze senili.
Il morbo scoperto nel 1907 dal neurologo tedesco Alois Alzheimer, colpisce in Italia circa 270.000 persone, e la spesa sostenuta dalle famiglie per assistere ciascun malato ammonta a 53.982 euro all’anno, per un costo sociale totale pari a 14.596 milioni euro all’anno.
Come lo scorso anno Anap Confartigianato Parma allestirà il gazebo in piazzale della Steccata dalle 8.30 alle 11 ed i volontari distribuiranno i nuovi questionari. Gli elaborati potranno essere consegnati anche successivamente, nella sede dell’associazione di viale Mentana 139\A.
«Anche quest’anno – ha spiegato Ero Luigi Gualerzi, presidente di Anap Confartigianato – auspichiamo che i cittadini di Parma vengano numerosi per ritirare e compilare questo test che può essere davvero utile a diagnosticare l’insorgere della malattia e per prendere, di conseguenza, i necessari provvedimenti, assieme al proprio medico. Le persone che compileranno il questionario riceveranno una lettera con gli esiti».
Gli elaborati potranno essere consegnati anche successivamente, nella sede dell’associazione di viale Mentana 139\A.
Giuseppe Zammarchi, presidente provinciale della Croce Rossa ha ringraziato Anap per questa operazione: «È importante che le persone siano informate, è importante non fare finta di niente e quest’iniziativa aiuta a prendere coscienza, ad affrontare la situazione e spesso a prevedere i primi sintomi e limitare i danno di una malattia devastante».
Intanto filtrano i primi risultati parziali dall’elaborazione dei mini-mental test somministrati a migliaia di persone lo scorso anno e i dati non sono confortanti. Migliaia di persone hanno affollato 74 piazze d’Italia, e fra queste anche piazzale della Steccata a Parma, per recarsi nei gazebo allestiti da Confartigianato Persone e compilare i test predittivi che, tra settembre e ottobre, sono stati elaborati dal Dipartimento di Scienze dell’invecchiamento de La Sapienza.
Il rischio di deficit cognitivo è risultato “lieve-moderato” nel 32% del campione parziale analizzato, “severo” nel 12%. Il 42,7% dei pazienti non ricorda nomi o appuntamenti. Considerando il ruolo decisivo che il senso di malinconia svolge nello sviluppo della depressione, i geriatri de La Sapienza hanno notato che il 21% del campione si ritiene “annoiato”, mentre il 26,2% si sente “triste”.
«È stato dimostrato da numerosi studi – ha commentato Vincenzo Marigliano, professore ordinario di Geriatria all’Università La Sapienza di Roma, da molti anni in prima linea nella lotta contro l’Alzheimer a fianco di Confartigianato Persone – che per prevenire il deficit cognitivo è meglio mantenersi attivi ed impegnati nelle cose che si preferiscono. Piuttosto che abbandonare le attività che diventano difficili da eseguirsi, è meglio cercare di modificarle.
Per esempio, se si hanno problemi nella preparazione di un pasto, invece di desistere, ci si può concentrare solo su alcune fasi come mondare le verdure, preparare la tavola o servire i pasti. Inoltre, abbiamo notato che il 22,9% del nostro campione ha difficoltà di concentrazione. Sarebbe pertanto vantaggioso stimolare la mente mantenendo attive parti del cervello ancora efficienti. Le attività mentali consigliabili sono le parole crociate, lo scarabeo, leggere, eseguire esercizi o giochi di aritmetica».
Le persone che hanno compilato il test hanno un’età media di circa 65 anni e sono in maggioranza donne (53%). Il 72,8% del campione è coniugato, il 12,7% è vedovo, il 9,4% presenta disturbi del sonno tipici degli anziani. Infine, ben l’80,7% del campione non ha casi di demenza senile in famiglia, segno che la campagna informativa di Confartigianato Persone ha colto nel segno, raggiungendo anche individui non “sensibilizzati”.
Al 32% di campione risultato “lievemente-moderatamente” a rischio il Dipartimento di Geriatria de La Sapienza spedirà presto una lettera che, senza allarmismi, proporrà ai destinatari un secondo, più specifico mental-test, e l’avvio di una fase di prevenzione assistita.
Chi vorrà potrà inoltre partecipare agli incontri informativi con medici geriatri organizzati da Confartigianato Persone nelle sue sedi provinciali. Al restante campione “non a rischio” gli organizzatori della campagna proporranno di mantere un contatto per informarlo sui progressi della ricerca sull’Alzheimer. Infine a tutti i partecipanti alle giornate “Ricordati di ricordare, senza ricordi non hai futuro” verrà spedita una newsletter informativa sull’Alzheimer.
Oltre a promuovere la campagna “Ricordati di ricordare, senza ricordi non hai futuro”, Ancos ed Anap di Confartigianato Persone concorrono a finanziare tre dottorati di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza.
Alla presentazione sono intervenuti anche Gianluca Zerbini, presidente Anap Regionale e Alberto Bertoli, segretario provinciale di Confartigianato.

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