Digitale: il cammino comune di Provincia e Prefettura

27/03/2009
h.14.30

Provincia e Prefettura di Parma insieme per una pubblica amministrazione più snella, capace di far viaggiare entro un anno le pratiche on line, tagliando i tempi per cittadini e imprese e risparmiando risorse. Lo prevede il Protocollo d’intesa firmato oggi dal Prefetto Paolo Scarpis e dal presidente Vincenzo Bernazzoli. La sigla dell’intesa è avvenuta nel Salone di rappresentanza di Palazzo Rangoni, dove si svolto un incontro a cui è intervenuto anche Antonio D’Aloia, ordinario di diritto costituzionale nell’Università Federico II di Napoli, sul nuovo modello di amministrazione digitale e le sue ricadute sull’agire della Pubblica Amministrazione. Alla presenza di sindaci e amministratori si è dunque presentata la nuova iniziativa che partirà nelle prossime settimane, un progetto ambizioso realizzabile grazie anche ai risultati raggiunti dalla Provincia in questo ambito e alle tante esperienze positive già in corso che rendono il territorio di Parma un esempio d’eccellenza a livello nazionale.
“Questo protocollo è estremamente importante perché getta le basi per una modernizzazione nell’informatizzazione della pubblica amministrazione. Per pubblica amministrazione intendo i Comuni di questa provincia, che non sono tutti allo stesso livello: alcuni sono in fase già molto avanzata e altri invece, per evidenti ragioni di differenza di risorse e di possibilità, sono ancora in difficoltà. – ha detto il Prefetto Scarpis – Ma intendo anche gli organi periferici dello Stato che, a loro volta, devono interagire con le altre realtà del territorio e, per farlo, devono utilizzare lo stesso linguaggio e lo stesso mezzo di comunicazione Il fine ultimo è quello di eliminare il più possibile tutto quello che è cartaceo nelle comunicazione tra gli organi periferici dello Stato, tra questi organi e i Comuni, e fra il cittadino, le imprese e gli enti del territorio”.
“ Questo accordo – ha spiegato il presidente Bernazzoli – ci permette di ampliare i contatti e l’uso delle tecnologie moderne in primo luogo in senso orizzontale, fra i comuni delle nostra provincia, consentendo di metterli tutti, anche i più piccoli, a un livello omogeneo e alto. In secondo luogo amplia i contatti a livello verticale, nei confronti delle amministrazioni delle Stato. È un modo di fare sistema e di mettere la nostra provincia nelle condizioni di giocarsi meglio nella competizione, di essere più attrattiva, di mettere più efficienza nel rapporto con le imprese e con i cittadini. Ma è anche un vantaggio per i cittadini stessi, per sentirsi all’interno di una realtà in cui la loro qualità di vita, nel rapporto con le amministrazioni, sia più snella e più veloce. Ciò permette di scommettere sul futuro con più convinzione, ed è importante mandare questi segnali per il futuro. in un momento di crisi come questo”.

L’OBIETTIVO DEL PROTOCOLLO – Niente più carte e delibere che viaggiano per posta da un ufficio all’altro o, peggio, da un capo all’altro della provincia. L’obiettivo del Protocollo è che tutte le comunicazioni tra Provincia, Comuni e altre amministrazioni statali avvengano on line. Questo porterà ad un risparmio non solo di tempi ma anche di soldi. Saranno tagliate così le spese postali e ridotte fino al 50% quelle per la carta e per toner e stampanti. Non solo: si libereranno decine di migliaia di ore/uomo che oggi negli Enti locali si perdono per stampa, imbustamento, recapito, smistamento e archiviazione dei documenti cartacei. Tempo che potrà essere dedicato ad altre attività, aumentando efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione

TEMPI E STRUMENTI – Per raggiungere l’obiettivo entro 30 giorni Provincia e Prefettura costituiranno un gruppo di lavoro che coinvolgerà rappresentanti dei Comuni e degli enti statali sul territorio, suddiviso in due sottogruppi: uno per seguire gli aspetti giuridici, l’altro quelli tecnologici. Questi realizzeranno un’indagine sullo stato di informatizzazione degli enti coinvolti e la mappatura delle principali comunicazioni che questi soggetti si scambiano quotidianamente, per mettere in campo gli interventi necessari da un lato per semplificare le procedure, dall’altro per trasferirle tutte in digitale. Tra sei mesi la prima verifica sullo stato di avanzamento. Tempo complessivo per realizzare il progetto – anticipando le scadenze nazionali per obiettivi analoghi: un anno.

LA RETE DEL TERRITORIO – Se il territorio può realisticamente proporsi questo scatto in avanti è grazie a quello che, in questo ambito, già è stato realizzato in questi anni. Grazie alla propria società dedicata (LTT) la Provincia ha – ben prima dell’avvento della rete regionale Lepida -collegato in rete tutti i Comuni. Tutti, inoltre, hanno ormai la firma digitale e la casella di posta certificata, i due strumenti che permettono di far viaggiare in rete in modo valido e certificato documenti ufficiali. L’autostrada è pronta, insomma, e anche i caselli. Per questo nella nostra provincia si può già partire.

I RISULTATI DELLA PROVINCIA – La Provincia, poi, ha realizzato numerose innovazioni che possono essere diffuse oggi a tutti, anche ai Comuni più piccoli e dotati di minori competenze specifiche. Innanzitutto non solo le delibere ma anche le determine hanno da qualche anno un iter completamente digitale. Questo ha prodotto un risparmio di tempo e risorse, ma anche una totale trasparenza dell’Ente: delibere e determine, appena approvate, vengono immediatamente pubblicate sul portale della Provincia e sono consultabili da tutti.
Per accorciare i tempi di pagamento ai fornitori, il mandato per comunicare al Tesoriere tutte le informazioni viaggia on line. Un’innovazione che ha riguardato circa 20mila pratiche all’anno. Si sta ora ultimando un progetto che trasferirà in digitale tutto l’iter delle fatture e della documentazione allegata. Un’innovazione leader in Italia che, a regime, consentirà da sola di risparmiare 7.800 ore di lavoro all’anno, per un valore pari a 115mila euro, che potranno essere impiegate in altre attività. Per quel che riguarda gli agricoltori è stato compiuto un passo in più: possono già inviare, infatti, anche le richieste di contributi per il carburante – previsti dalla UE – in forma digitale, dunque senza doversi presentare fisicamente in Provincia.

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