Fidenza, lettera aperta di Italia Nostra a Bernazzoli

11/04/2009
h.11.00

All’Ill.mo Signor Presidente
della Provincia di Parma
PARMA

Ill.mo SIGNOR PRESIDENTE
Com’è stato in più occasioni osservato, il progetto della Tangenziale a sud di Fidenza comporta un inevitabile impatto ambientale, destinato a mutare considerevolmente l’assetto di un’ampia fascia del nostro territorio di campagna ai bordi delle nostre colline.
Nonostante detto progetto sia entrato ormai in fase esecutiva, ci permettiamo tuttavia di riproporre alcune riserve, già avanzate in sede locale, in merito alle modalità dell’intervento.
In particolare ravvisiamo l’eccessivo, ingiustificato ricorso agli snodi viari, costituiti da una sequela di grandi rotatorie, aventi un diametro di circa novanta metri. Queste “isole” artificiali non possono che alterare ulteriormente una situazione ambientale già alquanto compromessa, per il dilagare delle urbanizzazioni che in questi ultimi anni hanno già notevolmente condizionato il rapporto tra la città e il territorio di campagna. La zona interessata all’attraversamento della nuova tangenziale riveste, infatti, un grande interesse soprattutto in ordine ad un assetto paesaggistico, sicuramente degno di essere tutelato, ben al di la degli aspetti formali e delle procedure adottate.
Ci preme inoltre sottolineare il danno e l’assoluta inutilità, anche da un punto di vista strettamente funzionale, della rotatoria prevista all’altezza del villaggio artigianale di Fidenza, in località detta “La Bionda”. Tale intervento è per di più sovradimensionato e va ad investire realtà ambientali ancora intatte, sia dal punto di vista naturalistico sia da quello, tutt’altro che secondario, di una florida realtà agricola.
Riconosciamo la volontà tecnici preposti alla progettazione di operare secondo le indicazioni date a suo tempo dagli assessorati competenti, ma l’attuazione pratica del progetto stradale si pone, a nostro avviso, in flagrante contraddizione con le esigenze di adeguare l’intervento alle realtà ambientali e di limitare il più possibile il carattere invasivo dell’opera.
Siamo certi che i tempi ormai risicati e i condizionamenti normativi non impediranno all’Amministrazione da Lei presieduta di provvedere ad un’attenta verifica del progetto.
Contando sulla Sua sensibilità, chiediamo pertanto il ridimensionamento delle rotatorie e quantomeno la sospensione dell’intervento previsto lungo il corso del Rovacchia, all’altezza dell’insediamento artigianale “La Bionda”.
Fiduciosi nella benevola accoglienza della nostra istanza, porgiamo i distinti e rispettosi saluti.

Prof. Guglielmo Ponzi
ITALIA NOSTRA
PRESIDIO DI FIDENZA

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