A Vigatto una strada a Vittorio Baroni

30/05/2009
h.11.20

Il Comune di Parma intitola a Vittorio Baroni una strada a Vigatto.
Vittorio Baroni è nato a Imola il 2 novembre 1918 e morto 78 anni dopo a Parma. La sua vita si lega indissolubilmente con quella dell’Avis di cui è stato donatore e dirigente Provinciale, oltre che fondatore di tre sezioni: Vigatto, Prati Bocchi e Lesignano Bagni.
A soli 16 anni si arruola volontario nel 2° Reggimento Lancieri Vittorio Emanuele. Sottufficiale del 19° Reggimento Cavalleggeri Guide, partecipa al secondo conflitto mondiale in Albania e, nel frattempo, si stabilisce definitivamente a Parma dove si sposa con Virginia e ha cinque figli. Nell’immediato dopoguerra è impiegato nei Monopoli di Stato ed è eletto Dirigente Nazionale delle Acli Statali. In questa veste, si adopera per aiutare i disoccupati e senza tetto.
Nel 1952 diventa Donatore Volontario di Sangue e si iscrive all’Avis ed in breve assume incarichi vari per poi ricoprire per anni la carica di Presidente del Collegio dei probiviri provinciali. Nel 1958 dona, primo in Italia, il midollo osseo alla bimba undicenne Gabriella Cuccioli di La Spezia colpita da aplasia midollare.
Nel 1964 riceve la Medaglia d’Oro della Sos francese per aver donato il sangue in occasione dell’incontro per la riappacificazione fra gli ex combattenti italiani e francesi. Per lo stesso motivo e per i suoi trascorsi militari è insignito dell’Onorificenza di Cavaliere. Riceve dal sindaco Gherri, unitamente ai fratelli Franchini e Bertoli, la medaglia d’oro del Comune di Parma per gli alti meriti avisini.
Baroni, abitando vicino all’ospedale e possedendo un gruppo sanguigno raro, spesso veniva chiamato urgentemente in piena notte a donare il sangue tramite le famose “donazioni dirette”.
Uomo di Fede, di coraggio e di azione, profondamente affezionato a Parma dove ha vissuto per più di 40 anni, si è sempre prodigato per i più deboli e i più bisognosi, anteponendo spesso le loro esigenze a quelle della famiglia.

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