Carceri, arriva il “polpen day”

03/06/2009
h.12.00

Il prossimo 4 giugno i poliziotti penitenziari si asterranno dalla mensa di servizio negli istituti penitenziari di Parma, come in tutti gli altri istituti di Italia.
Questo è quanto hanno deciso, per la giornata di domani le segretarie nazionali di SAPPe – OSAPP – UIL PA Penitenziari – CGIL FP PP – e USSP per l’UGL.
Ancora una volta il personale di polizia penitenziaria è in mobilitazione. La situazione diventa ogni giorno sempre più critica ed insostenibile. Alle penalizzanti condizioni di lavoro, rese spesso in ambienti insalubri ed insicuri, il personale è costretto a subire la negazione delle ferie e dei riposi settimanali. Aumentano i carichi di lavoro e le responsabilità, ma si assottigliano gli stipendi per gli emolumenti non pagati.
In questi giorni i detenuti hanno raggiunto quota 63mila detenuti, mentre a Parma siamo a 450 con due reparti chiusi. Ormai anche a nella nostra provincia non ci sono spazi materiali dove allocare i detenuti.
Cominciano le prime, rumorose proteste. Al personale si chiedono turni impossibili con il ricorso al lavoro straordinario, che poi non viene pagato, e si negano ferie e riposi.
Un personale che, tra l’altro, soffre una grave carenza di organico. La misura è colma e la pazienza esaurita. Questa prima manifestazione del 4 giugno, nei programmi dei sindacati di categoria, è solo l’inizio di un percorso di dura contestazione.
Negli istituti penitenziari, infatti, si affermano quotidianamente condizioni di lavoro illegali e si fa strame del diritto; gli agenti penitenziari sono oggetto di continue aggressioni e le condizioni detentive offendono la dignità e la civiltà.
La mobilitazione del 4 giugno con il primo “polpen day” è dunque in difesa dei diritti del personale e per un sistema penitenziario rispondente a canoni di civiltà.

Cgil Parma
Ufficio Stampa

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