Tanara presidente del Consorzio del Prosciutto

10/06/2009
h.16.10

Eletto questa mattina dal nuovo consiglio di amministrazione, Paolo Tanara sarà per i prossimi tre anni il nuovo presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, un comparto del valore di 1,7 miliardi di euro, oltre 164 stagionatori, 5.000 allevamenti, 128 macelli, 3.000 addetti alla lavorazione. Cifre di grande importanza per “un prodotto che ha 2000 anni di storia e che rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello del Made in Italy” – come sottolineato dallo stesso Tanara. Nella conduzione del Consorzio sarà affiancato dal vice vicario Gianni Mozzoni e il vice presidente Pierluigi Guarlerzi.
Paolo Tanara ha 43 anni con alle spalle una vasta esperienza del settore maturata sia sul campo, come vice presidente dell’azienda di famiglia Tanara Giancarlo per la quale ha sviluppato le vendite nei mercati emergenti, sia all’interno del Consorzio del Prosciutto di Parma, in qualità di consigliere di amministrazione dal 2005 ad oggi. Grazie alle sue specifiche competenze, il nuovo presidente si impegnerà nel dare nuovo impulso alle attività di marketing sui mercati esteri.
Nel corso della conferenza stampa il presidente ha sottolineato le priorità del nuovo consiglio di amministrazione. “Obiettivo principale del Consorzio sarà la promozione del Prosciutto di Parma” – ha dichiarato Tanara senza nascondere gli effetti della crisi che si sono ripercossi anche sul mercato del prosciutto ma in linea con l’andamento dell’agro-alimentare italiano.
“Le aspettative, ottimisticamente parlando, sono quelle di una ripresa” facendo leva sulla qualità del prodotto, sulla promozione e sulla protezione Dop al di fuori del territorio europeo. Paolo Tanara ha poi sottolineato che “la ricetta per uscire dalla crisi senza esserne nuovamente toccati consiste in un rapporto di collaborazione e confronto con la filiera produttiva e con le autorità di governo che devono farsi carico delle problematiche dell’intera filiera” esprimendo inoltre apprezzamento per l’impegno assunto dal ministro Luca Zaia nel trovare una soluzione per la crescita equilibrata del comparto.
La contrazione delle vendite verso alcuni paesi stranieri come Stati Uniti e Gran Bretagna non ha comunque intaccato il volume totale delle vendite in quanto “è stata assorbita dal mercato interno” – come specificato dal presidente richiamando il concetto della promozione del prodotto. Per quanto riguarda la politica dei prezzi è stato chiarito che un prodotto con certificazione Dop e quindi di alta qualità, ha inevitabilmente costi maggiori che occorre distribuire equamente lungo tutta la filiera, compresa la grande distribuzione.
Non è stato tralasciato neppure un accenno al recente fenomeno della febbre suina rinominata poi “nuova influenza umana” che dopo il clamore iniziale non ha comunque avuto particolari effetti sulle venite del prodotto stagionato.

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