“Siamo contrari al taglio delle piante al Tardini”

17/06/2009
h.13.50

Legambiente esprime una netta contrarietà al taglio delle piante circostanti lo stadio Ennio Tardini, ipotesi prospettata dal prefetto Scarpis nei giorni scorsi.
L’associazione ambientalista non comprende quali siano i nuovi motivi di sicurezza che comportino l’abbattimento di una dozzina di tigli nè la fretta per la quale vada fatta questa operazione. Appare poi risibile la richiesta di potatura di un altro numero imprecisato di alberi per “fare luce” all’installazione di telecamere a circuito chiuso.
L’operazione richiesta dal prefetto appare molto devastante sotto il profilo ambientale e Legambiente confida che l’Amministrazione Comunale si opponga a tale eventualità.
La presenza di alberi rigogliosi e, comunque la tutela del verde pubblico e privato in città, non può essere sacrificata per delle partite di calcio, anche alla luce del comportamento responsabile tenuto in tutti questi anni dai tifosi del Parma.
L’applicazione della normativa di sicurezza non può calare dall’alto come una scure, senza criterio e rispetto per il contesto urbano.
Allo stesso modo Legambiente non condivide l’impostazione improvvisata con la quale si è aperto il dibattito sul futuro dello stadio cittadino. L’associazione del cigno non è contraria a priori ad un eventuale spostamento del Tardini ma il processo va condotto nei binari di una programmazione complessiva dell’uso del territorio e della dotazione di impianti sportivi e per il tempo libero.
Non ci risulta che l’attuale Psc contempli un nuovo stadio e, pertanto, diciamo no ad una variante urbanistica improvvisata sull’onda dell’emotività, che rischia di produrre una speculazione edilizia con ulteriore ingiustificato consumo di suolo.

Legambiente Parma

perlavalbaganza