Acqua gratuita a Fidenza: le famiglie risparmiano 80.000 euro

Giancarlo Castellani, assessore comunale di Fidenza

I due punti comunali di distribuzione gratuiti di acqua naturale e gassata hanno svolto un super lavoro non solo negli ultimi mesi estivi ma dall’inizio dell’anno, erogando complessivamente 526.000 litri d’acqua, dei quali oltre 130.000 litri sono stati prelevati dai cittadini nei mesi di luglio e agosto”.

Dati che presenta Giancarlo Castellani, assessore all’Ambiente del Comune, evidenziando che “si tratta di un servizio particolarmente apprezzato dai fidentini e che produce almeno due effetti molto, molto positivi”.

Prima di tutto, si riduce sensibilmente la quantità di bottigliette di plastica da utilizzare. “Col prelievo diretto ai punti “AcquaComune” di via Togliatti e via Torricelli, Fidenza ha potuto evitare l’impiego di 16.000 kg di plastica, con un conseguente risparmio sulla raccolta e l’avvio a recupero di rifiuti, per non dire che con meno plastica, abbiamo anche meno imballaggi prodotti e quindi da smaltire poi. Effetti che complessivamente hanno bloccato la produzione di 350.000 kg di anidride carbonica”, commenta Castellani.

Secondo, vorrei soffermarmi sul risparmio economico che i punti “AcquaComune” realizzano a favore delle famiglie – spiega, inoltre, l’assessore –, perché l’acqua prelevata gratuitamente da gennaio ad oggi equivale ad un valore di 80.000 euro, tanto la si sarebbe pagata acquistandola sul mercato privato”.

I punti “AcquaComune”, quindi, rappresentano “un’esperienza importante e da valorizzare. Uso apposta questa parola, per segnalare che sono tantissimi i fidentini che ringrazio per il senso civico dimostrato rispettando le semplici norme di utilizzo del servizio, come la quantità massima di prelievo giornaliero pari a 12 litri a persona o l’impiego dei recipienti consentiti, ovvero con una capacità massima di 5 litri.

C’è stato anche chi, va detto, ha dato sfoggio di comportamenti meno educati, per questo ricordo che rispettare l’ordine di arrivo o dare la precedenza agli anziani e ai diversamente abili non è solo una questione di regole, ma anche di educazione”.

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