Inceneritori, Ercolini: “A Parma si combatte come a Stalingrado”

Zero Waste Italy ha organizzato il tour italiano dello Zero Waste Dream Team proprio per supportare in primo luogo le vertenze, che ha definito le Stalingrado, come quella di Parma, dove è in corso la battaglia probabilmente più importante sull’applicazione dell’art.35 dello Sblocca Italia.

Infatti il caso di Parma è emblematico di come gli inceneritori non vengono costruiti per risolvere i problemi locali, ma per lucrare per almeno 20 anni (tempo del loro ciclo di vita) alle spalle dei territori.

Grazie al porta a porta promosso dall’amministrazione di Parma dopo aver aderito alla strategia Rifiuti Zero, i rifiuti residui che vanno all’inceneritore si sono drammaticamente (per loro) ridotti, costringendo l’impianto di Iren (come del resto ampiamente previsto) a funzionare a scarto ridotto.

Ora Iren tenta di rimediare con la carta dell’importazione dei rifiuti da fuori, come è previsto dall’art.35.

Zero Waste Italy con questo tour vuole dimostrare che la strada da percorrere non è quella dell’incenerimento dei rifiuti, ma quella avanzata, moderna ed innovativa, dell’applicazione della strategia Rifiuti Zero.

Così come già avvenuto facendo convergere su Parma uno dei direttori del Watch World Institut, Erik Assadourian, il nostro sforzo è quello di portare i saperi più aggiornati e autorevoli in questa città, che non dimentichiamo è sede dell’autorità alimentare europea e merita ben altro che impianti di incenerimento.

Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Italy e Zero Waste Europe

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