Cassonetti intelligenti, Parma Unita raccoglie 6.500 firme

Sono ben 6500 le firme raccolte da Parma Unita per chiedere al Comune di Parma di introdurre i cassonetti Intelligenti nella raccolta differenziata.

Questo il significativo risultato di 40 giorni di iniziativa presentato questa mattina in conferenza stampa da un Roberto Ghiretti visibilmente soddisfatto.

“La nostra richiesta – ha spiegato – è quella di discutere all’interno del Consiglio comunale la proposta di integrare l’attuale servizio di raccolta introducendo nelle zone più sensibili cassonetti differenziati con accesso a microchip a vista o interrati, in modo da migliorare sensibilmente le condizioni del servizio in tutta la città”.

Nei prossimi giorni dunque – questo è almeno l’augurio del consigliere comunale – si dovrebbe procedere a discutere la petizione, una discussione che certo non potrà non tener conto dell’alto numero di adesioni, anche se non mancano dubbi rispetto alla reale capacità da parte dell’amministrazione di mettere in discussione un caposaldo come il «no al cassonetto».

“Va da sé – ha proseguito Ghiretti – che faremo sentire la nostra voce, in Consiglio se possibile o nelle piazze se ci sarà indifferenza o, peggio ostruzione. È anche per questo motivo che scriveremo due lettere: una al Presidente del Consiglio Renzi, per dirgli di non prendere per oro colato quanto gli ha scritto a settembre il Sindaco; l’altra la scriveremo all’Ausl per chiedere sostanzialmente di dire alla città se tutta questa spazzatura in strada rappresenti un rischio o meno per la salute dei cittadini”.

Vedremo dunque nei prossimi giorni cosa accadrà, ma intanto una cosa è certa: Roberto Ghiretti e Parma Unita sono pronti ad andare fino in fondo sulla questione rifiuti e, almeno da quanto appare dagli esiti di questa iniziativa, molti parmigiani sono pronti a schierarsi con lui.

Parma Unita

perlavalbaganza