Accordo sulla Metalli Marchelli

03/08/2009
h.17.50

La dilazione fino al  30 settembre del periodo che i dipendenti avranno per valutare e decidere della propria situazione occupazionale; un incentivo per chi si trasferirà presso la sede di Treviglio mentre per quelli che non accetteranno il trasferimento la possibilità di entrare in una procedura di mobilità volontaria.
Sono questi in sintesi i punti dell’accordo siglato oggi in Provincia al termine della riunione del tavolo di crisi della Metalli Marchelli. L’azienda con 25 dipendenti di S.Polo di Torrile che si occupa di commercio di acciai inossidabili, è stata acquisita dalla Almet Italia, con conseguente richiesta di trasferire, dalla data della cessione cioè il 18 agosto a Treviglio (Bergamo, una delle sedi della Almet), i 13 dipendenti del settore della logistica e magazzino, mentre l’unità commerciale e amministrativa, formata dalle restanti 12 persone, resterà a Parma in una sede che si sta ricercando più piccola dell’attuale.
Il tavolo è stato coordinato dal vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari e sono intervenuti il sindaco di Torrile Andrea Rizzoli, i rappresentanti dell’azienda e dei lavoratori, del sindacato e dell’ Unione parmense degli Industriali.
Nel dettaglio l’accordo sottoscritto vede tra i tratti salienti: la dilazione fino al  30 settembre del periodo che i dipendenti avranno per  valutare la propria situazione occupazionale e prendere le relative scelte. Fino a tale periodo resteranno in forza presso la sede di Parma.
I dipendenti del settore logistica che accetteranno di trasferirsi presso la sede di Treviglio dal 1à ottobre prossimo avranno un incentivo con il riconoscimento di una tantum e la possibilità di veder mutato il loro contratto di lavoro da tempo determinato a indeterminato.
Cjhi invece non accetterà il trasferimento avrà la possibilità di entrare in una procedura di mobilità volontaria, sempre con un incentivo.
 “Voglio ringraziare il sindacato per lo sforzo compiuto ed altrettanto l’azienda per aver ascoltato le richieste della controparte – ha commentato il Vice Presidente Pier Luigi Ferrari Per le istituzioni è fondamentale mantenere il più possibile a Parma il dato occupazionale e supportare coloro che faranno o dovranno prendere altre scelte, anche con tutti gli strumenti che la Provincia potrà mettere in campo per aiutare la ricollocazione. Le istituzioni seguiranno l’evoluzione della situazione, entro il 7 settembre le parti si ritroveranno per una verifica congiunta“. 

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