Al via due giorni di mobilitazione per salvare i patronati

Domande per l’accesso alla pensione, pratiche a sostegno del reddito (mobilità, disoccupazioni, malattia, maternità); pratiche in materia socio-assistenziale (invalidità civili, handicap, assegni sociali); infortuni sul lavoro e Malattie Professionali. Sono solo alcuni dei servizi che i Patronati offrono gratuitamente in provincia di Parma a migliaia di persone ogni anno. ACLI, INAS, INCA, ITAL, con le loro numerose strutture presenti sul territorio, rappresentano una rete in difesa dei diritti dei cittadini, di accesso al welfare.

Ma con la Legge di Stabilità attualmente in discussione al Senato il Governo attacca ancora una volta i Patronati e la loro funzione di rappresentanza e tutela, riducendo per l’ennesima volta le risorse del Fondo a loro destinato.

Qualsiasi taglio, sia esso di 48 o di 28 milioni di euro, secondo le prime indiscrezioni di stampa, lascia inalterato il giudizio negativo del CE-PA (Centro Patronati) e di ACLI, INAS, INCA e ITAL sulla possibilità per i Patronati di sopportare un altro sacrificio.

Tale impostazione conferma la volontà del Governo di far ricadere sui cittadini l’onere di far pagare loro quanto finora era fornito dai Patronati in forma assolutamente gratuita e universale. Al di là del merito dei decreti, è ridicolo che negli stessi si richiami la dicitura “sentiti i Patronati”, come se ci fosse stato un confronto su tali importanti novità; niente di tutto ciò è avvenuto. L’impegno del Governo assunto lo scorso anno era finalizzato a valorizzare e ad ampliare l’attività di tutela degli istituti di Patronato, mentre quello che appare oggi in tutta evidenza è la volontà di depotenziare la mobilitazione che in tutto il Paese sta prendendo forma contro tagli ingiustificati e del tutto inadeguati ad avviare un processo serio di riorganizzazione della rete dei Patronati.

Con tali premesse non può che proseguire, pertanto, la mobilitazione contro la Legge di Stabilità che toglie risorse ai Patronati e diritti ai cittadini. CE-PA, CGIL CISL UIL e Associazione ACLI dell’Emilia-Romagna organizzano due giorni di mobilitazione generale regionale contro questa scelta scellerata del Governo per giovedì 26 e venerdì 27 novembre 2015. In questi due giorni si avvierà una campagna informativa diffusa che coinvolgerà gli organi di informazione, le Autonomie Locali e tutti i cittadini attraverso specifiche iniziative.

Per quanto riguarda Parma, nella prima di queste giornate, giovedì 26 novembre, dalle ore 8.30 alle ore 12.30 si svolgerà un presidio con volantinaggio davanti alla sede INPS di viale Basetti, come presso tutte le sedi provinciali dell’INPS del territorio regionale. Il giorno successivo, venerdì 27 novembre, il volantinaggio proseguirà in forma itinerante davanti alla sede INAIL di Parma in via Abbeveratoia e ad altri luoghi rappresentativi della città, i cui utenti e lavoratori sarebbero i primi ad essere penalizzati da questa manovra.

Con queste azioni di sensibilizzazione CEPA, CGIL, CISL, UIL e ACLI chiedono che il Parlamento si faccia portavoce della esigenza di cancellare qualsiasi ipotesi di taglio dei fondi ai Patronati dalla Legge di Stabilità, espressa anche dall’oltre milione di cittadini che lo scorso anno hanno firmato la petizione contro lo smantellamento del diritto alla gratuità della tutela previdenziale e socio assistenziale. Mobilitiamoci per sconfiggere la scelta del Governo di “più tagli” che corrisponde a “meno tutele” facendola pagare cara, ancora una volta, ai cittadini.

Cgil Parma

Ufficio stampa

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