Canto e solidarietà per il Coro Voci di Parma

Cantare in un coro è già fare squadra. Vuol dire ascoltare chi è al tuo fianco e, di tutte le voci, saperne fare una sola. E’ una metafora appropriata per annunciare la nuova squadra di ambasciatori, schierata perché nessuno scivoli nella povertà; è così che il Coro Voci di Parma, per il secondo anno, sceglie di sostenere la Campagna Parma Facciamo Squadra.

Trentacinque elementi, trentasette anni di esperienza, duecento concerti alle spalle, un orecchio sensibile all’ascolto dei bisogni del nostro territorio. Sì, perché fra gli obiettivi del coro diretto dalla maestra Daniela Veronesi, non c’è solo quello di promuovere la cultura musicale attraverso le note della polifonia sacra e della musica popolare, ma anche il collaborare con altre associazioni e realtà della città per concorrere a costruire una Parma più solidale.

Proprio quella Parma che sta emergendo anche da questa terza edizione della campagna, che quest’anno percorre la strada del credito d’inclusione o micro credito per tendere la mano a tanti uomini e donne che hanno bisogno di ripartire.

Con le donazioni dei cittadini si sta costituendo un fondo che verrà utilizzato per erogare piccoli prestiti destinati a nuovi progetti lavorativi, a terminare un ciclo di studi, a superare un temporaneo momento temporaneo in cui lo stipendio si assottiglia per una malattia o per un evento inaspettato. Questi sono solo alcuni esempi possibili perché i progetti a cui si sta già lavorando sono tanti anche grazie alla consulenza dell’Associazione Ricrediti, che ha sulle spalle diversi anni di esperienza.

Gruppo dopo gruppo, la città unisce le forze in uno sforzo corale per la raccolta fondi ma anche per il coinvolgimento di nuovi volontari che si affianchino a coloro che verranno aiutati.

La Campagna che ha bisogno del sostegno di tutti è raccontata sul sito  www.parmafacciamosquadra.it dove è possibile fare la propria donazione. Ogni euro donato verrà moltiplicato per quattro grazie alla generosità di Barilla, Chiesi farmaceutici e Fondazione Cariparma, compagni di strada del progetto.

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