Parma… chi?: le associazioni scattano una fotografia di Parma in declino ma c’è consapevolezza delle potenzialità di Parma

E’ stata grande partecipazione all’evento “Parma… chi? Parma risponde” che si è tenuto ieri sera nella Sala Aurea da 250 posti della Camera di Commercio di Parma promosso dal gruppo “Parma… chi?”. Le persone si sono riunite per discutere il risultato di un’indagine sul presente e sul futuro della città condotta su circa 100 associazioni di Parma operanti in tutti i settori della città (economia, sociale, sport, cultura…) con un forte contributo delle associazioni straniere o, per meglio dire, dei nuovi parmigiani. Pochi i politici in sala, tanta società civile presente.

Ha presentato i dati il coordinatore Andrea Bertora che ha specificato “che non si tratta di un sondaggio scientifico ma del punto di vista di chi ha scelto di rispondere alle domande che sono state mandate a tutti”.

Per quanto riguarda la domanda “Com’è Parma oggi?” le risposte più votate sono state “Una città in declino” (85 pt), “Una città che resiste alla crisi” (58 pt), “Una città insicura” (55 pt), “Una città che ha ancora un’immagine positiva in Italia e in Europa” (46 pt).

Per quanto riguarda le “cause”, l’opzione più votata è che “La città è oggi governata da amministratori non all’altezza” (82 pt), “Mancano le risorse per i troppi debiti accumulati in passato dal Comune” (61 pt), “la città tiene grazie alla competitività delle sue aziende private” (55 pt).

Per quanto riguarda la “visione” futura, le tre opzioni più votate sono state “Parma città dell’agroalimentare” (102 pt)”, “Parma città della cultura” (77 pt), “Parma città dei servizi alla persona” (71 pt)

Infine è stata posta la domanda sulle caratteristiche del prossimo sindaco di Parma: “competente” (122), “onesto” (99), “capace di unire la città” (60), “indipendente dai poteri forti” (55).

parmachi2Per quanto riguarda le “criticità”, quattro sono stati i settori in cui sono state rilevate le maggiori segnalazioni:

– CULTURA: mancanza di un piano della cultura, incapacità di coinvolgere le intelligenze della città per far crescere idee, poca trasparenza negli incarichi

– Mancanza di una VISIONE complessiva della città: incapacità di definire priorità condivise, città divisa, assenza di una leadership trainante, assenza di idee innovative che sappiano guardare anche all’area Vasta

– SICUREZZA: problemi legati a furti e rischi per l’incolumità delle persone (microcriminalità, dato maggiormente rilevato). Presenza di infiltrazioni mafiose in città

– DIALOGO: mancanza di dialogo, ascolto e confronto tra le Istituzioni, cittadini, associazioni.

Le proposte emerse dai questionari sono per lo più mirate a risolvere le criticità di cui sopra.

Leggi i dettagli dell’indagine!

Terminata l’esposizione dei dati, si è aperto il dibattito che ha dato la possibilità a chiunque di intervenire.

Infine, come loro richiesto, i dati sono stati commentati da tre esponenti politici di tre schieramenti e livelli istituzionali diversi: il senatore Giorgio Pagliari (Pd), il consigliere regionale Fabio Rainieri (Lega Nord) e il capogruppo del M5S Marco Bosi.

Pure nella diversità delle interpretazioni e delle valutazioni, che non ha fatto mancare spunti polemici, il confronto si è svolto in un clima di correttezza da parte di tutti gli intervenuti e del pubblico. In più passaggi sono emersi la voglia di risalire e la consapevolezza della grandi potenzialità della nostra città. Erano presenti in sala anche gli assessori comunali Laura Rossi e Michele Alinovi.

La prossima sfida, per tutti e la più difficile, sarà quella di passare dalla “fotografia dell’esistente” alle proposte concrete per il futuro.

PrD

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