7 febbraio 1945: inizia l’eccidio di Porzûs

Il 7 febbraio 1945 comincia l’eccidio di Porzûs.

L’eccidio di Porzûs consistette nell’uccisione, fra il 7 e il 18 febbraio 1945, di diciassette partigiani (tra cui una donna, loro ex prigioniera) della Brigata Osoppo, formazione di orientamento cattolico e laico-socialista, da parte di un gruppo di partigiani – in prevalenza gappisti – appartenenti al Partito Comunista Italiano.

L’evento – considerato uno dei più tragici e controversi dellaResistenza italiana – fu ed è tuttora fonte di numerose polemiche in ordine ai mandanti dell’eccidio e alle sue motivazioni.

Le vicende legate a Porzûs hanno travalicato il loro contesto locale fin dagli anni in cui si svolsero, entrando a far parte di una più ampia discussione storiografica, giornalistica e politica sulla natura e gli obiettivi immediati e prospettici del PCI in quegli anni, nonché sui suoi rapporti con i comunisti jugoslavi e con l’Unione Sovietica.

lombatti_mar24