Quaranta teste rasate al consiglio comunale di Reggiolo

Un consiglio comunale dall’aria pesante e con un significativo dispiegamento di forze dell’ordine quello di ieri sera a Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia.

All’auditorium “A. Moro” per la presentazione dell’ordine del giorno di ferma condanna dell’ideologia fascista, sottoscritto dai gruppi Centrosinistra per Reggiolo, M5S e Rifondazione comunista, era presente una rappresentanza di neofascisti di Progetto nazionale, circa 40 teste rasate. Tra loro anche l’avvocato Luca Tadolini.

Dopo la lettura dell’odg, passata a primo punto della discussione, da parte del presidente dell’Anpi Ivan Zanoni, si sono susseguiti gli interventi di Negri, Elena Mazzoni del M5S, Nicolas Zanoni di Prc e Livia Arioli del Centrosinistra per Reggiolo. Poi il voto con il parere favorevole di tutto il consiglio, salvo il voto contrario di Manuel Negri di Ricostruiamo Reggiolo.

“Sono nato, cresciuto, vivo a Reggiolo e non ho mai nascosto le mie posizioni politiche – ha detto Manuel Negri nel suo intervento precisando di essere fondatore e responsabile nazionale di Progetto nazionale –. Le mie idee si trovano ovunque sui social e su internet. Mi si dice che ho nascosto questa mia appartenenza in campagna elettore, eppure nella sede di Ricostruiamo Reggiolo, così come nell’evento pubblico con la presenza di Flavio Tosi erano esposte in bella vista le bandiere di Progetto nazionale. Una volta eletto non ho portato in consiglio discussioni di tipo ideologico, ma legate al territorio. Voterò contrario a questo odg precisando solamente che non approvo e rigetto fortemente l’epiteto di neofascista in quanto, sfogliando le pagine di qualsiasi dizionario della lingua italiana, la parola ‘neo’ significa imperfezione, difetto, quindi potete pure levarla”.

Dopo queste parole, l’applauso dei sostenitori è stato fragoroso.

Molto sentiti i successivi interventi dei firmatari dell’ordine del giorno. Elena Mazzoni del M5S ha ribadito la necessità di condannare l’ideologia fascista ricordandone la violenza e il senso antidemocratico, le leggi contro la dignità degli uomini e l’eguaglianza delle persone. Nicolas Zanoni del Partito della rifondazione comunista ha evidenziato come questo emergere di gruppi neofascisti sia allarmante e preoccupante per il futuro. Livia Arioli del Centrosinistra per Reggiolo ha evidenziato la volontà di combattere qualsiasi idea totalitaria in difesa delle istituzioni democratiche. “Ignorare, dimenticare e mistificare – ha detto – non è mai un bene”.

A conclusione degli interventi il folto gruppo di Progetto nazionale ha lasciato la sala.

Il consiglio comunale si è svolto comunque senza disordini e dopo la discussione dell’ordine del giorno di condanna dell’ideologia fascista, la discussione è proseguita normalmente. I numerosi punti dell’ordine del giorno sono passati con il voto favorevole della maggioranza dell’assemblea. Anche il punto dedicato alla vendita dell’ex municipio è stato votato a larga maggioranza dal consiglio comunale (astenuti il M5S e Rifondazione comunista).

“Il consiglio comunale si è svolto regolarmente nonostante una certa tensione – ha spiegato il sindaco Roberto Angeli – Per ragioni di sicurezza sono state anche chiuse la scuola di musica e la biblioteca. Dopo gli eventi di settembre e novembre 2015 a Reggio Emilia, Correggio, Fabbrico, Rolo e Reggiolo, abbiamo ritenuto doveroso produrre un documento che mostrasse la nostra solidarietà alle organizzazioni di volontariato reggiane e alle parti socialmente deboli che sono state vittime di un attacco immotivato. Per quanto riguarda la vendita dell’ex municipio ora possiamo dare via al bando che permetterà un nuovo intervento per riqualificare il centro del paese”.

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