Emergenze, Pizzarotti porta ai giornalisti l’esperienza di Parma

Contributo del sindaco, Federico Pizzarotti, al corso di aggiornamento e formazione, rivolto ai giornalisti, che si è svolto questa mattina all’auditorium della Casa della Musica dove erano presenti circa 150 giornalisti.

Intervenendo in chiusura dell seminario organizzato dall’Ordine, il sindaco, anche in veste di responsabile di Anci per la protezione civile, ha messo in evidenza il ruolo centrale della stampa nelle situazioni di rischio, auspicando che analoga attenzione venga prestata alla fase ancora più importante della prevenzione e dell’informazione ai cittadini affinchè siano messi in condizione di conoscere i piani di intervento e di mettere in atto le misure di autoprotezione. Federico Pizzarotti ha quindi evidenziato le contraddizioni di chi protesta quando gli alberi intasano i fiumi, e poi protesta quando vengono rimossi per ragioni di sicurezza. Ha poi parlato della sua esperienza diretta con l’uso dei social media durante  l’alluvione provocata dalla tracimazione del torrente Baganza nel 2014 e delle responsabilità che è in capo al Sindaco per l’incolumità dei volontari che si prestano spontaneamente e generosamente. “I sindaci – ha concluso Pizzarotti – non pososno farsi carico di tutto, anche in materia di protezione civile occorre che ci sia una responsabilità diretta prima di tutto in capo ai tecnici e ai professionisti della materia, perchè serve competenza”, ed ha concluso con un appello ai giornalisti , chiedendo loro “attenzione, responsabilità e coscienza”.

Il corso è nato dalla consapevolezza che la comunicazione in relazione elle emergenze connesse ai temi della protezione civile ha un ruolo strategico a livello territoriale: da qui la necessità di chiarire competenze e modalità di allerta per la popolazione con contributi importanti. Roberto Oreficini del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile si è soffermato sui vari livelli organizzativi della Protezione Civile: comunale, provinciale, regionale e statale. Previsione, prevenzione, emergenza e post emergenza: ecco le fasi su cui il tecnico si è focalizzato. Il sistema della Protezione Civile è un sistema complesso che si fonda sulla collaborazione virtuosa tra Stato e Regioni, Province e Comuni e che vede la partecipazione di vari soggetti: dalla polizia municipale ai vigili del fuoco, dall’esercito ai volontari.

E del rapporto fra i vari soggetti coinvolti ha parlato Marco Iachetta di Anci Emilia Romagna, con particolare riferimento al ruolo dei sindaci, mentre l’ingegner Clarissa Dondi, esperta di rischi industriali e ambientali dell’Agenzia Protezione Civile Regionale, ha illustrato il funzionamento del sistema di allerta della Protezione Civile a livello regionale. Prosegue lo sforzo per rendere questo tipo di comunicazione chiaro, comprensibile e trasparente, con particolare riferimento al sito della Protezione Civile stessa e alle comunicazioni che vengono diramate dall’Agenzia. Francesca Maffini del Dipartimento della Protezione civile nazionale si è soffermata sul vocabolario legato a questo ambito. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Ansa Giorgia Bentivogli consigliera dell’ordine dei giornalisti. Sul tema hanno portato il loro contributo Luca Calzolari, che ha parlato della comunicazione del rischio e dell’emergenza con particolare riferimento ai social media e Claudio Pattini, responsabile Protezione Civile Comunale, che si è soffermato sull’esperienza del Comune di Parma  durante l’alluvione del Baganza dell’ottobre del 2014.

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