PGE: il compenso di Allegri raddoppia in tre anni

E’ passato circa un mese dal blitz delle forze congiunte della Guardia di Finanza e della Polizia Giudiziaria nella società Parma Gestione Entrate. Come noto sono seguiti avvisi di garanzia per vari reati per due membri dell’ex CdA, Enrico Tosi e  Oscar Giannoni, e per il quadro Pierluigi Allegri.

Nelle settimane scorse Tosi si è dimesso dalla carica. Allegri ha fatto di più: si è licenziato da dipendente della società (leggi). Per entrambi si è trattato di misure molto drastiche per un semplice avviso di garanzia che altro non è che un atto a tutela degli indagati, in nessun modo l’attestazione di una colpevolezza. Avranno avuto le loro ragioni per farlo.

Lasciando alla Procura il completamento delle indagini e la risposta alle tante domande suscitate, aggiungiamo una richiesta di chiarimento al Cda di Parma Gestione Entrate sul compenso percepito da Allegri in questi anni.

Allegri venne assunto in PGE nell’aprile del 2006 come “Coordinatore operativo”, inquadrato come Quadro 1° del CCNL del Terziario, con una retribuzione annua lorda di €. 32.055 (leggi All. 1).

Nel 2009 Allegri risultava ancora nello stesso livello (Quadro) ma la sua retribuzione annua lorda nel frattempo era salita dai 32.055 euro previsti nel contratto di servizio a 66.056 euro (leggi All. 2). In pratica il suo compenso è raddoppiato in tre anni lievitando al doppio di quello previsto nel Contratto Nazionale. 66.000 euro (premi esclusi) sono un compenso da dirigente, ruolo non previsto nella Pianta organica di PGE (leggi All. 3). Ma la differenza tra un quadro e un dirigente è abissale nella rappresentanza e facoltà di firma degli atti della società e quindi nell’assunzione delle responsabilità.

Credo su questo punto sia necessario fare chiarezza, alla quale non aiuta neppure il Comune di Parma che in due suoi comunicati stampa ufficiali qualifica Allegri una volta come “coordinatore della società” (leggi) e un’altra volta come “direttore della società” (leggi).

Per la trasparenza che si deve ai cittadini, a maggiore ragione su una società come PGE coinvolta in un’indagine nella quale sono contestate gravissime ipotesi di reato, si chiede al nuovo Consiglio di Amministrazione di PGE (appena insediato e quindi privo di ogni responsabilità sulle decisioni pregresse) di giustificare per iscritto e in modo chiaro e dettagliato le motivazioni di questo compenso di Allegri e di comunicare la spiegazione ai cittadini.

Nel caso si attestasse l’adeguatezza di tale importo il Cda avrà il merito di aver fatto chiarezza; nel caso di anomalia si dovrà inevitabilmente ed immediatamente procedere con le obbligatorie azioni di risarcimento.

Andrea Marsiletti

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