La Polizia Municipale indaga chi il giorno dopo avrebbe tenuto una conferenza stampa contro il loro Comandante: “Ci manda la Procura”. Ma è vero? Noè risponda

Sono numerose le “anomalie” (per ora chiamiamole ancora così, leggi) delle indagini con tanto di identificazione e richiesta di nomina di avvocato di fiducia o d’ufficio che la Polizia Municipale di Parma ha condotto contro il sottoscritto e due esponenti del Movimento dei Nuovi Consumatori il giorno prima della conferenza stampa del MNC sui rimborsi del Comandante Gaetano Noè (leggi domande sui rimborsi di Noè).

Molte “anomalie” sono già state evidenziate nei giorni scorsi.

Nel presente articolo sarà affrontata la questione, importantissima, dell’esistenza o meno di un mandato della Procura della Repubblica alla Polizia Municipale ad effettuare tali indagini.

Al sottoscritto i due vigili urbani notificatori hanno dichiarato per ben quattro volte di avere il mandato della Procura per notificare quell’atto. A riguardo rendo noto quanto mi è stato da loro dichiarato al momento della notifica. Suggerisco ai diretti interessati di fare molta attenzione a smentire le parole che seguono avendo noi la prova inconfutabile della veridicità delle stesse.

Ecco le domande poste dal sottoscritto e le risposte dei notificatori:

Andrea Marsiletti ha chiesto ai due vigili urbani notificatori: “Ma voi avete la delega della Procura per notificare questo atto?” La risposta del vigile è stata: “Abbiamo la delega della Procura. Noi dobbiamo notificare l’atto”.

Marsiletti ha poi ripetuto la domanda: “L’importante è che voi abbiate la delega della Procura…”. La risposta è stata: “Sì, sì.”

Marsiletti ha posto la domanda per la terza volta: “Ma voi siete sicuri che avete il mandato della Procura? Altrimenti sarebbe un abuso clamoroso…”

Il vigile ha risposto: “Io le dico quello che mi dicono i superiori: sì.”

“Me la fa vedere la delega?” ha chiesto Marsiletti. “Me lo mette per iscritto che avete il mandato della Procura?”

“No. Questo è il nostro scritto, è l’atto in sé con le sue firme e le nostre” ha risposto il vigile.

“Posso scrivere qualcosa sul verbale?” ha domandato Marsiletti.

“No. Noi notifichiamo. Poi lei fa col suo avvocato” ha risposto un vigile.

“Comunque l’importante è che vi sia stato detto che avete il mandato della Procura per notificare questa cosa” ha chiesto Marsiletti per la quarta volta.

La risposta è stata sempre la stessa: “Certo, assolutamente.”

Considerato che l’ultima “violazione della privacy” a me contestata risale al 10 maggio 2016 (nel verbale è scritto 10 maggio 2015 per errore) e il sottoscritto risulta indagato già il 16 maggio, vuol dire che in 6 giorni sarebbero state scritte le eventuali querele dei tre amministratori interessati (di cui non ci risulta l’esistenza), trasmessi gli atti alla Procura, i magistrati avrebbero letto subito le carte e ordinato alla Polizia Municipale di indagare le persone, che avrebbe immediatamente provveduto a stendere il verbale di notifica e a notificare agli interessati… tutto ciò in 6 giorni. Sarebbe stata una procedura eseguita a tempo di record… non per aver spacciato, rubato, picchiato, ma per aver “violato la privacy” di personaggi pubblici pubblicando due visure camerali della Camera di Commercio e due documenti del Pubblico Registro automobilistico che qualunque cittadino può richiedere ed ottenere in qualsiasi momento. Sembra incredibile ma è realtà.

Se, al contrario, tale delega della Procura della Repubblica alla Polizia Municipale non esistesse ma fosse stata solo millantata (nell’atto di identificazione non c’è alcun riferimento a tale delega), saremmo in presenza di un abuso e di una molteplicità di gravissimi reati: sarebbe il caso di pubblici ufficiali che indagano di loro iniziativa delle persone (in assenza di querele dei diretti interessati), identificandole presso il proprio posto di lavoro, a nome della Procura della Repubblica in modo abusivo.

Chiedo al Comandante della Polizia Municipale Noè che ieri ha scritto una lettera sulla Gazzetta di Parma sulla vicenda dichiarando che “gli atti adottati sono stati espletati nel pieno rispetto delle normative vigenti” di fare definitiva chiarezza e e di rispondere con un “sì” o con un “no” alla seguente semplice domanda: “La Polizia Municipale aveva il mandato della Procura per indagare e identificare il sottoscritto, Greci e Colella come hanno dichiarato i vigili che, tra l’altro, hanno sostenuto che dell’esistenza di questa delega è stato loro riferita dai superiori?”

A fronte del silenzio del Comandante Noè, rivolgeremo la stessa domanda all’Amministrazione comunale di Parma, visto che questo Ente si è inserito nel caso prendendo una ben precisa posizione con un comunicato stampa ufficiale nel quale si “ribadisce che le attività poste in essere dalla Polizia Municipale si sono svolte nel pieno rispetto della legge”.

Andrea Marsiletti


SPECIALE INDAGINE POLIZIA MUNICIPALE DI PARMA

Movimento dei Nuovi Consumatori: “La Polizia Municipale non è la Procura… perchè manda delle specie di avvisi di garanzia… senza firme, senza timbri, ecc ecc?”

Il Comune di Parma: “Le attività poste in essere dalla Polizia Municipale si sono svolte nel pieno rispetto della legge”

Pagliari: “Senza impulso della Procura l’informazione della Polizia Municipale al MNC è di una gravità inaudita”

Andrea Marsiletti: “Ecco l’informativa del mio status di indagato… non dalla Procura ma dalla Polizia Municipale di Parma”

Massimo Rutigliano: “Il sindaco e Noè chiariscano subito quelle notifiche della Polizia Municipale”

Senza mandato della Procura, la Polizia Municipale di Parma impone la nomina di avvocati alle persone che indaga per violazione della privacy. E’ un abuso?

Andrea Marsiletti: “Lunedì c’è un’altra conferenza stampa del MNC. Chiedo alla Polizia Municipale di Parma l’autorizzazione a potervi partecipare”

 

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