Indimenticabile ’46: la storia della transizione dal fascismo alla democrazia

Il 2 giugno 2016 ricorre il 70° anniversario della nascita della Repubblica, ricorrenza che sarà celebrata in città con numerose iniziative. Fra queste la presentazione di un progetto di ricerca storica sugli eventi che portarono alla nascita della democrazia in Italia e a Parma in particolare, illustrato sabato mattina nel corso di un convegno dedicato al tema a palazzo del Governatore, aperto con il saluto della vicesindaco Nicoletta Paci (che ha rievocato il valore del suffragio universale) e del prefetto Giuseppe Forlani, che ha definito l’ISREC una ricchezza del territorio.

Come ha ricordato il ricercatore Marco Minardi dell’ISREC, presentando la ricerca, “furono mesi intensi e decisivi quelli della primavera ‘46, mesi in cui venne compiuto un passo fondamentale nella transizione dalla dittatura fascista alla democrazia repubblicana”.

Per comprendere appieno questo passaggio, l’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, in collaborazione col Comune di Parma, ha avviato una vasta ricerca su quella breve quanto esaltante stagione di trasformazione politica, istituzionale, sociale ed economica che ebbe luogo fra il 1945 e il 1948.

Il progetto, di durata triennale (2016-2018), si svilupperà intorno a tre temi fondamentali: le tre elezioni -amministrative, referendum e costituente- che di fatto inaugurarono il processo democratico nella primavera del ‘46 (2016: Parma ’46. I parmigiani al voto); la creazione della nuova classe dirigente locale con una particolare attenzione al nodo rottura/continuità col fascismo e alla capacità di rinnovare l’élite politica, economica, culturale e sociale (2017: Parma ‘47. La nascita del ceto dirigente democratico); le prime elezioni politiche del dopoguerra (18 aprile 1948) e la divisione politica, sociale ed economica della società italiana, e parmigiana in particolare, agli albori della guerra fredda. (2018: Parma ‘48. Succede un quarantotto!).

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