Massari e Malvisi incontrano la Folorunso: “Ayo, Fidenza è orgogliosa di te”

Bel sorriso niente affatto di circostanza, stretta di mano solida. “Ciao, sono Ayo”. Così, nel modo con cui si presenta, c’è già tutto: schietta, sempre dritta al punto, quel tanto guascona che non guasta mai. E meticolosa, tanto meticolosa. Basta vedere l’attenzione che mette nei minimi dettagli, mentre prepara sulla pista rossa del Ballotta la sessione pomeridiana di allenamento.

Ayomide “Ayo” Folorunso, classe 1996, è la stella più luminosa dell’atletica di Fidenza e, dopo l’impresa di domenica scorsa col record nella 400 a ostacoli, è diventata per tutt’Italia uno dei volti nuovi più promettenti.

Volto su cui i vertici federali dell’atletica e il Coni hanno deciso di scommettere, impressionati da un anno di risultati in crescendo. C’hanno scommesso tanto: Ayo può preparare le valige per le Olimpiadi di Rio 2016. Scordatevi che per lei sia solo godersi un’esperienza da sogno. Al bollettino della Fidal (Federazione Italiana Atletica Leggera) più che un virgolettato ha dato una dichiarazione di guerra: “A questa Olimpiade vado per fare del mio meglio, alla prossima per portare a casa una medaglia”.

“Come vivo questo momento? Il telefono è sempre scarico… E’ bello ricevere complimenti, è bellissimo essere nel Club 55 (chi ha percorso la 400 ostacoli sotto con il tempo dei 55 secondi, ndr) ma poi bisogna rinnovare la tessera. Ora comincia la parte più difficile e devo continuare a crescere”, spiega Ayo al suo uditorio.

Quindi, ci siamo quasi. La prossima settimana Ayo gareggerà agli Europei di Amsterdam e poi via, da Borgo San Donnino alla capitale Carioca, sotto gli occhi di tutto il mondo. Tanta emozione, tanta responsabilità, ma Ayo non si scompone. Ne parla, sa che solo la iella potrebbe congelare questo sogno ma, assicura, “sono immune dalle gufate. Ora devo solo lavorare perché tutto si concretizzi al 100%”.

Anzi, tra Europei e Olimpiadi, per dirla tutta, Ayo ci metterà anche un esame all’Università: è al primo anno di Medicina e nel suo futuro si vede Pediatra.

Intanto, per portare l’abbraccio di tutta la Città, ieri il Sindaco Andrea Massari e l’assessore allo Sport Davide Malvisi hanno incontrato Ayo al Ballotta, insieme al mitico Vincenzo Pincolini e a Maurizio Pratizzoli, sua Maestà “Il Prof”, preparatore di Ayomide.

E’ lì con lei, la segue, la consiglia. La cerca con lo sguardo, anche quando sembra che stia pensando e facendo tutt’altro. Maurizio parla con quella passione che solo chi ama davvero lo sport riesce a trasmettere. Proprio come faceva suo padre,Luigi Domenico, personaggio nel cuore di tantissimi fidentini. #Maurizio&Ayo, una coppia che non sorprende affatto che abbia centrato un capolavoro di affiatamento e risultati. Risultati che sono anche made in Fidenza. Diciamolo forte.

“Nella nostra città – spiega Pratizzoli – abbiamo la fortuna di avere un palazzetto molto importante per la preparazione nella fase invernale e una pista stupenda, con un buono strato di gomma, ideale per l’allenamento. Tutto questo nel cuore del Borgo, a due passi da casa di Ayomide e altri atleti”. Mica male come certificazione, no?

“Sono orgoglioso di Ayomide, per i suoi risultati in costante crescita, certo, ma anche e soprattutto perché la sua è una storia umana e sportiva straordinaria –assicura il Sindaco Massari –. Un vero e proprio inno che parla ai ragazzi e alle ragazze di Fidenza e insegna a loro e a noi tutti l’importanza di non fermarsi mai davanti ad ostacoli che sembrano insuperabili. Ayo ha cercato per mesi di afferrare il suo record, di superare la grandissima Virna De Angelis, ha mancato per alcuni centesimi di secondo l’impresa ma ora ci è riuscita, con un risultato impressionante”.

“E’ un onore essere un concittadino di Ayomide e trovo bellissimo che la nostra atletica abbia visto nascere una stella di questa importanza – commenta l’assessore Malvisi –. Abbiamo una atleta tra le più forti al mondo e, credetemi, mi emoziona sapere che lavora e si prepara proprio qui, nella nostra Città, nei nostri impianti, che si dimostrano una risorsa preziosa e un punto di riferimento per tantissimi sportivi”.

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