Pulcino escluso da società calcio, il caso arriva in Comune

Franco Cattabiani, consigliere comunale di Civiltà Parmigiana, interviene sul caso del “Pulcino escluso dalla società di calcio” (clicca qui) in particolare riguardo alla posizione espressa dall’Amministrazione sul punto, in particolare quella desolante dell’assessore Marani nel suo classico stile demagogico e cerchiobottista già tenuto in occasione del Fallimento Parma FC, dimenticando che l’Amministrazione ha doveri che vanno al di là di quello che sembra, almeno al nostro Assessore.

Le società sportive devono mantenere la loro autonomia ed i volontari che le gestiscono hanno tutto il diritto di operare le scelte tecnico amministrative che ritengono più opportune pertanto non si vuole entrare nella scelta della società sotto il profilo giuridico e neppure tecnico, ma allo stesso tempo occorre che l’amministrazione si prodighi, non solo a parole, affinchè nessuno venga escluso: le società sportive che utilizzano in concessione impianti comunali devono rispettare un codice di autodisciplina anche etico, proprio in virtù della funzione sociale che esercitano sul territorio.

La concessione degli spazi non è automatismo è un percorso tra pubblico e associazionismo privato volto al soddisfacimento di un servizio alla collettività di tipo educativo e sociale.

Pertanto nei prossimi giorni verrà depositata una mozione in Consiglio Comunale volta ad impegnare la Giunta ad inserire in tutti i regolamenti di concessione di spazi sportivi, di qualunque genere, un codice di autodisciplina ovvero etico a cui tutti gli affidatari si dovranno attenere.

L’impegno dell’amministrazione è scongiurare l’allontanamento di un bambino da un gruppo non solo sportivo ma anche di relazione ed amicizia in cui risulta correttamente inserito, in forza dell’innesto di nuovi bambini sportivamente più dotati. Proprio all’interno di queste fattispecie il pubblico deve intervenire per far rispettare qualcosa di più di semplici regole ma principi fondamentali, non solo sportivi ma educativi della funzione sociale dell’amministrazione e dello sport.

L’assessorato allo sport non serve per andare a vedere le partite allo Stadio o inaugurare le palestre o premiare gli sportivi della città, ma per soddisfare, assistere e sopratutto difendere un bisogno collettivo dei cittadini e le necessità sociali delle famiglie.

Segreteria Franco Cattabiani
Consigliere Comunale di Parma
Capogruppo di Civiltà Parmigiana
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