Ex dirigenti di Parma Gestione Entrate indagati per usura: ecco perchè

Una settimana fa la società di consulenza Price Waterhouse Cooper ha illustrato alla Commissione del Comune di Parma la relazione sui processi e sulle notifiche di Parma Gestione Entrate, la società partecipata di riscossione. I contenuti di tale studio sono al momento ancora secretati ma, come annunciato dall’assessore al Bilancio Ferretti, presto dovrebbero essere resi disponibili ai cittadini.

Le false notifiche sono solo una parte della complessa indagine che la Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza stanno conducendo da mesi su PGE, alcuni dei cui dirigenti nei mesi scorsi si sono visti recapitare un avviso di garanzia con le accuse di usura, peculato e falso ideologico. Nei giorni successivi l’allora presidente Tosi si dimise e l’allora coordinatore operativo Allegri arrivò persino a licenziarsi dall’Azienda (leggi: Se non avevano paura di essere arrestati, perchè i membri del Cda di PGE si sono dimessi?).

Ma in cosa consisterebbe l’ipotesi di usura?

Dalle informazioni in nostro possesso, le indagini stanno verificando se sussistano irregolarità nell’applicazione della sanzione per il servizio di riscossione.

A tal proposito la FISPE (Federazione Italiana Sviluppo Pubblicità Esterna) già nel luglio 2015, con una lettera indirizzata al Ministero delle Finanze, segnalava che il concessionario per la riscossione dei tributi locali applicava erroneamente una percentuale di costo calcolato sul totale delle somme dovute quale compenso di riscossione coattiva, sebbene tale riscossione venga realizzata mediante ingiunzione fiscale di cui al R.D. 14/04/1910 n.369.

L’illegittimità di tale pratica, confermata da numerose sentenze di Commissioni Tributarie, discenderebbe dall’art 52 quinto comma c) del D.Lgs 446/1997 che prevede che l’affidamento del servizio di accertamento e di riscossione dei tributi locali “non deve comportare oneri aggiuntivi al contribuente” (leggi).

Anche il Consiglio di Stato con la sentenza n.3413 del 12/06/2012 chiarisce che l’applicabilità delle norme sull’aggio del concessionario della riscossione sono limitate al solo concessionario pubblico Equitalia spa, precisando che il divieto di aggravio economico di cui all’art 52 del D.lgs 446/97 è riferito alla procedura di riscossione mediante ingiunzione fiscale.

A questo punto non rimane che attendere la chiusura delle indagini per conoscere nel dettaglio modalità e responsabilità all’interno di questa travagliata società del Comune di Parma.

AM

___

INDAGINE PARMADAILY NOTIFICHE PGE

PGE sempre peggio: una stessa multa risulta notificata lo stesso giorno… da due notificatori diversi…

Quel labirinto di firme dei notificatori di PGE… Valla e Varesi partono con la stessa identica firma, poi se ne inventano un’altra diversa per ciascuno

PGE e le firme “mutanti”: trovare o meno la persona in casa cambia la firma del notificatore

Notificazione delle multe di PGE: sono firme originali dei notificatori o false fatte in ufficio della stessa “manina”?

Conferenza stampa clamorosa dei Nuovi Consumatori: “PGE non notifica a casa tutte le multe. I messi truffatori vadano a costituirsi alla Guardia di Finanza”

lombatti_mar24