Profughi, Pizzarotti: “Parma non si sottrae alle sue responsabilità”. Critiche da Lega e FI

Intervento del sindaco Federico Pizzarotti sul tema della distribuzione delle quote dei profughi nel parmense, alla luce dei dati pubblicati sugli organi di stampa.

“Il Comune di Parma non si sottrae alle sue responsabilità, e ogni giorno mette in campo le proprie competenze, professionalità e strutture per far fronte all’emergenza migranti, alla sicurezza e all’ordine pubblico. Facciamo il nostro, gestendo assieme alla prefettura un fenomeno migratorio in crescita, rispondendo alle legittime preoccupazioni e alle aspettative dei parmigiani. Rispetto a molte città italiane, e in collaborazione con le istituzioni locali, regionali e le associazioni del territorio, abbiamo anche attivato progetti sperimentali che finora si sono dimostrati efficaci e di qualità, garantendo un’integrazione il più possibile equilibrata e controllata. Penso ad esempio al progetto “rifugiati in famiglia”, al progetto Sprar relativo ai minori o all’accoglienza delle potenziali vittime di tratta umana.

Ancora una volta, Parma dà prova della propria capacità di far fronte alle emergenze. Tuttavia nel piano di lavoro del Viminale è palese la sproporzione tra il nostro impegno e quello degli altri capoluoghi di provincia. Come è palese il fatto che ci sono alcuni Comuni del parmense che si sottraggono alle proprie responsabilità. Così non va bene: Parma pretende maggiore equilibrio e una più equa distribuzione, sia a livello regionale che provinciale. Se noi facciamo fronte in modo efficace e determinato alle esigenze del Paese, lo possono e devono fare anche gli altri Comuni. Chiediamo quindi al prefetto e alla Regione una presa di posizione, in relazione ai Comuni che non ospitano migranti: anche a loro va chiesto un impegno e una responsabilità maggiori”.


La provincia di Parma è quella che ospita il maggior numero di profughi (o presunti profughi) di tutta l’Emilia Romagna. Sono 1267, di cui 703 a Parma città. E’ un dato impressionante, non solo perchè evidenzia come il numero sia il più elevato della Regione, ma anche e soprattutto perchè Parma ospita più migranti della ben più grande Bologna, che ha accolto 425 profughi. Difficile capire il perchè Parma detenga questo triste record.

Proviamo a fare delle ipotesi. Si potrebbe pensare che qualcuno (magari il prefetto?) sia così zelante per mettersi qualche medaglia sul petto e ben figurare davanti ai suoi capi al ministero dell’Interno che sono, ahinoi, inclini al buonismo ad ogni costo e al politicamente corretto. Oppure si potrebbe pensare che dietro questi numeri ci siano interessi economici enormi (pensate ai 35 euro giornalieri per ogni migrante) magari di onlus appena nate e subito assegnatarie di un alto numero di migranti da ospitare.

Il tutto predisposto in fretta e furia, appartamenti in affitto compresi. Tante sono le ipotesi che ognuno di noi puoi fare ma una cosa è certa: questi numeri devono far capire ai sindaci e alle istituzioni elettive della nostra Provincia che è ora di dire basta. Il Parmense non può sobbarcarsi da solo o quasi tutta l’emergenza profughi.

Paolo Buzzi, capogruppo Forza Italia Parma
Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza


“Ancora migranti, ancora dati allarmanti, con Parma città record per l’accoglienza. Spero che il Prefetto di Parma, Giuseppe Forlani, anziché continuare ad aprire le porte della città per far diventare il nostro territorio il ricettacolo dei profughi, con tutti i probabili problemi di sicurezza e salute che ne conseguono, risolva questo problema di ingiusta disparità per cui non si rispettano più le quote prestabilite e a Parma si finisce per dover accogliere più che a Bologna, nonostante siamo meno della metà ”.

Fabio Rainieri, Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna ed esponente della Lega Nord, si basa sui dati del Ministero dell’Interno che evidenziano come nella provincia di Parma vi sarebbe un’altissima concentrazione di profughi accolti suddivisi tra richiedenti asilo di recente sbarcati sulle coste o entrati dalle frontiere di terra del nostro Paese e soggetti al programma SPRAR, in totale 1267, ben oltre la soglia dei 1000 che all’incirca corrisponderebbe alla quota dell’11,7 % assegnata a quel territorio secondo il riparto provinciale all’interno dell’Emilia-Romagna, e non ci sta.

“Ho presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale – spiega l’esponente del Carroccio – per capire come e perché Parma venga penalizzata in questo modo. È un dato di fatto che le strutture per l’accoglienza esistenti siano ormai al collasso per cui l’amministrazione comunale cittadina, sottraendo risorse ai servizi dedicati ai propri cittadini, ha messo a disposizione per l’emergenza ulteriori nuove strutture. Proprio quell’amministrazione, guidata da Pizzarotti, che piange sul latte versato protestando solo ora che la questione è stata sollevata dal punto di vista mediatico, mentre quando era il momento di mettere un freno a questa situazione, come più volte da noi richiesto, è stato assolutamente accondiscendente. Comunque mi sembra chiaro che anche questa disparità dimostri il fallimento della gestione esclusivamente emergenziale dell’attuale fenomeno migratorio, per il quale si dovrebbero adottare misure diverse dal semplice limitarsi all’accoglienza, mirate, piuttosto, a limitare il fenomeno migratorio irregolare e fermare chi vi specula”.

“Ribadisco un concetto che peraltro sembra sempre più evidente anche dai recenti fatti di cronaca nera e del terrore – ha concluso il Consigliere regionale del Carroccio – L’accoglienza a questi migranti clandestini comporta dei pericoli perché in molti casi finiscono nella rete dell’illegalità, con alcuni casi addirittura di infiltrazioni terroristiche islamiche. Il Prefetto, pertanto, invece di cercare di imbonirsi il Ministro dell’Interno Alfano e parti politiche trasversali, come quando c’era la vecchia DC, dovrebbe cercare di fermare questo fenomeno, curando maggiormente l’interesse alla sicurezza del territorio in cui opera”.

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