Successo per la mostra-mercato dell’antico pomodoro Riccio

Verde e rosso: questi i due colori che hanno vestito a festa il paese di Traversetolo domenica scorsa – 14 agosto – per celebrare l’antico pomodoro Riccio di Parma, che qui è nato insieme alla conserva. Verde il lungo tappeto che elegantemente accompagnava il visitatore al centro del paese, rosso il rivestimento delle tavole allestite lungo tutto il percorso, con pomodori e passate di Riccio, protagonisti della prima mostra-mercato organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con i fautori del “Rural Festival”.

Il Riccio, vanto di questa zona della val Parma, venne utilizzato su larga scala per la produzione di passata fino agli anni Cinquanta per essere sostituito poi da pomodori più adatti alla lavorazione industriale. Cento i quintali di pomodoro che hanno colorato il paese, oltre alle creative vetrine dei negozi, che si sono sbizzarriti per vincere il weekend premio alla tappa toscana del “Rural Festival” a Gaiole in Chianti il 17 e 18 settembre prossimi. Un paese che ha presentato il pomodoro Riccio nelle sue molteplici declinazioni: dalla passata alle pizze e panzerotti, dalle focacce alle torte, arrivando anche a proporre il gelato al pomodoro.

Un labirinto-catalogo allestito a pochi passi dalla piazza esponeva una settantina di vecchie specie di pomodoro di forma e dimensioni variegate, con colori dal rosso tradizionale al verde, dal giallo all’arancio, passando per il viola, fino al nero. A vigilare su tutto la “Targa Manzini”, opera parietale bronzea dell’artista traversetolese Pietro Carnerini: un’esaltazione insieme del lavoro dell’uomo e della civiltà contadina, caratteristica della terra parmense, dove si possono ben riconoscere il pomodoro Riccio e le “bolle” per la lavorazione di questo ortaggio. Realizzata nel 1948, venne dedicata dagli eredi a Tito Manzini, fondatore dell’omonima officina meccanica per la costruzione di macchine adibite alla lavorazione del pomodoro.Nuovo0009

Una giornata ricca di iniziative e di contributi, a partire dalla tavola rotonda con Mauro Ziveri del movimento “Rural”, Francesco Mutti (amministratore delegato di Mutti Spa) e Giuseppe Rodolfi (presidente della Rodolfi Mansueto Spa), a cui è seguito nel pomeriggio il corteo di trattori e auto d’epoca rosse fiammanti. Alla sera nella piazza principale del paese spazio a note di musica antica con gli Enerbia, quindi balli anni Cinquanta e sketch della compagnia teatrale dialettale Famija Pramzana e infine alla porte del paese l’attesissimo concerto del cantautore Roberto Vecchioni che si è esibito davanti a oltre 5mila spettatori nella sua tappa parmigiana del tour 2016 “La vita che si ama”, ispirato al suo ultimo libro.

Un successo che è andato oltre le aspettative – si parla di circa 9mila persone – per una manifestazione che diventerà un appuntamento fisso di mezza estate, arricchito anno dopo anno di iniziative ed eventi, coinvolgendo sempre più attività e persone. Una festa quindi per valorizzare il Riccio e i suoi “fratelli” e per soddisfare l’aumentato interesse nei confronti delle biodiversità e della provenienza dei prodotti che consumiamo, secondo la filosofia che anima il movimento “Rural”, quella di mettere in sicurezza la biodiversità animale e vegetale. L’obiettivo è riuscire a produrre questo pomodoro in maniera remunerativa. Il sogno? Un distretto di eccellenza mondiale del Riccio di Parma.

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