Glifosato, Caselli: “Bene il decreto del ministero della Salute”

Metodi naturali e biologici come sfalci o vapore per eliminare le erbe infestantinelle città dell’Emilia-Romagna. E’ quanto prevedono, in sostanza, le Linee di indirizzo emanate dalla Regione. Lo ricorda l’assessore regionale all’agricoltura Simona Casellicommentando il decreto del ministero della Salute che entra in vigore oggi e che esclude l’uso dell’erbicida glifosato nelle aree urbane.
“Bene  il provvedimento  del Ministero- sottolinea Caselli- come Regione avevamo previsto già nel mese di aprile severe restrizioni all’uso di prodotti fitosanitari nelle aree  frequentate  dalla popolazione, a  partire dai cortili delle scuole e dai parchi gioco.  Ora stiamo predisponendo  protocolli tecnici glifosato free, tenendo conto del prioritario interesse alla tutela della salute e alla salvaguardia dell’ambiente”.
In fase di definizione in questi settimane,  iprotocolli tecnici  forniranno ulteriori  indicazioni operative sui mezzi alternativi ai prodotti fitosanitari,  le misure di controllo biologico e il ricorso a trattamenti con prodotti a basso rischio e ammessi in agricoltura biologica, da utilizzare  per proteggere le specie ornamentali, floreali e forestali presenti nelle aree cittadine.
Secondo le Linee di indirizzo regionali emanate ad aprile, solo in caso di effettiva necessità si potranno realizzare trattamenti fitosanitari  nelle aree urbane, ma in quel caso dovrà essere fornita un’informazione preventiva alla popolazione, con l’apposizione,  24 ore prima della data dell’intervento, di un’apposita cartellonistica.
Inoltre, con un anticipo di almeno 10 giorni, dovrà essere effettuata la notifica del trattamento alle Autorità competenti (Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL, Comune e Sezione provinciale ARPAE Emilia-Romagna), contenente una serie di informazioni quali la sostanza utilizzata per il trattamento e le caratteristiche tecniche delle attrezzature utilizzate.

Cosa è il gliofosato
Il gliofosato è un erbicida la cui pericolosità per la salute è stata fino ad ora oggetto di opposti pareri da parte di diverse Agenzie internazionali. In attesa del pronunciamento definitivo della Agenzia chimica europea sui rischi per la salute, la Ue ne ha prorogata  a tutto il 2017 la commercializzazione affidando però agli Stati membri la possibilità di introdurne limitazioni sul proprio territorio.  In Italia il ministero della Salute ha emanato un decreto – entrato appunto in vigore oggi – che tra l’altro ne vieta l’uso in fase pre-raccolta dei prodotti agricoli e nelle aree urbane frequentate da  bambini e anziani.

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