Unipr nono ateneo italiano per l’Alternative Ranking Arwu

Secondo l’Alternative Ranking Arwu, una classifica che è l’evoluzione del tradizionale Academic Ranking of World Universities (Arwu), l’Università di Parma si colloca tra il 301° e il 400° posto al mondo, nona tra le università italiane presenti nella top 500.

Il tradizionale Ranking Arwu prende in considerazione sei indicatori complessivi: i Premi Nobel e le Medaglie Fields ottenuti dagli alunni e dal corpo accademico, gli “Highly Cited Researchers”, gli articoli pubblicati in riviste scientifiche, gli articoli indicizzati nel Science Citation Index e nel Social Sciences Citation Index, il cosiddetto “rendimento pro capite” dell’istituzione.

I primi due indicatori Arwu hanno spesso suscitato critiche, perché premi Nobel o medaglie Fields assegnati anche decine di anni fa (l’arco di tempo considerato sono gli ultimi 100 anni) possono far sì che un ateneo finisca in una posizione migliore di uno non “medagliato” ma con ottimi punteggi negli altri indicatori.

Per questo l’Università di Shanghai ha deciso di stilare anche un “Alternative Ranking Excluding Award Factor”, cioè una classifica che non tiene conto dei Premi Nobel e delle Medaglie Fields. In questo ranking Parma si colloca molto meglio: anziché tra il 401° e il 500° posto (la sua posizione nel Ranking Arwu tradizionale) è tra il 301° e il 400°, e soprattutto è nona tra le università italiane. In particolare, spicca il dato degli Highly-Cited Researchers, ovvero dei ricercatori più citati, sui quali – con un punteggio di 13,6 – l’Ateneo di Parma è 5° in Italia e 230° al mondo.

Tra le italiane, nell’ “Alternative Ranking Excluding Award Factor”, 4 università  sono tra il 151° e il 200° posto (La Sapienza, Bologna, Milano e Padova), 4 tra il 201° e il 300° (Sant’Anna di Pisa, Normale di Pisa, Firenze, Torino), 5 (tra cui Parma) tra il 301° e il 400° (Politecnico di Milano, Federico II, Pisa, Milano Bicocca), e 8 tra il 401° e il 500° (Cattolica, Ferrara, Genova, Palermo, Pavia, Perugia, Roma Tor Vergata, Trieste).

L’Ateneo di Parma si colloca in prestigiosa compagnia con una performance di tutto rilievo, considerando che tutte le università citate (ad eccezione della Scuola Sant’Anna e della Normale di Pisa) sono di dimensioni maggiori e che questo tipo di classifica risente di una “distorsione” legata proprio al numero di ricercatori e docenti.

perlavalbaganza