Asp, “la Regione promuove gli stipendi politico-dirigenziali”

01/12/2009
17.20

In occasione dell’ultimo Consiglio Regionale, la maggioranza di sinistra che governa l’Emilia-Romagna ha difeso le ASP (Aziende di servizi Pubblici alla Persona), “bocciando” la risoluzione presentata dal Consigliere leghista, Roberto Corradi, con la quale si chiedeva l’introduzione di un limite allo “stipendio” di Presidenti e Direttori Generali.
In sede di dibattito Corradi ha illustrato i dati raccolti (non senza fatica), pari ad 1/3 delle ASP dell’intera Regione, dimostrando che per pagare gli stipendi ad una trentina tra Presidenti e Direttori Generali delle ASP, i contribuenti emiliano-romagnoli versano 3,2 milioni di euro (circa 6 miliardi delle vecchie lire), e le ragioni che per Corradi dovrebbero indurre la Giunta ad introdurre un tetto agli stipendi.
Corradi aveva anche chiesto che tali somme venissero “restituite” alle ASP dalla Regione, visto che oggi i compensi a Presidenti e Direttori Generali si traducono in minor servizi agli utenti delle ASP (anziani, disabili, ecc…).”
Intervenendo nella discussione, il Consigliere del PD, Mario Mazzotti, ha contestato la proposta del leghista Corradi, dichiarando che: “… l’attribuzione del compenso è una sorta di rimborso spese…”; ed anche il Consigliere PD, Mario Bosi , ha affermato che occorre: “… non stare a sindacare sui compensi…”.
Per Corradi: “La difesa ad oltranza del “poltronificio” delle ASP fatta dal PD ha superato il limite del ridicolo. Arrivare ad affermare che 3,2 milioni di euro, ripartiti tra poche decine di persone, devono essere interpretati come una sorta di rimborso spese sul quale non è il caso di sindacare, offende i milioni di cittadini della nostra Regione che lavorano (sul serio), per poco più di mille euro al mese. Nella gran parte delle ASP, anche di Parma, la qualità dei servizi è in “caduta libera”, ed i soli che si “strofinano le mani” sono i Presidenti ed i DG, che concorrono a spartirsi una parte del “bottino” di 3,2 milioni di euro”.