Legionella a Parma: dal 12 ottobre non si registrano più nuovi casi

Continuano gli interventi e i controlli a Parma, in seguito ai casi di legionella segnalati. Si sottolinea che la situazione della diffusione della legionella migliora: dal 12 ottobre non si registrano più casi di positività al batterio.

Tra le iniziative messe in campo per prevenirne la diffusione, oltre all’indagine ambientale, che ha previsto il campionamento a domicilio delle persone colpite, sulla rete idro-potabile (soprattutto quella afferente al pozzo Bizzozero), sull’irrigazione negli impianti sportivi e sulle fonti che espellono vapori, è stato effettuato un trattamento di iperclorazione dell’acqua del pozzo Bizzozero.

E’ stata inoltre attivata dalla Regione un’Unità di crisi, con competenze tecnico-scientifiche elevate e specifiche, come ulteriore misura di sicurezza per ridurre il rischio di infezione da legionellosi. L’Unità è composta, oltre che dalle Aziende sanitarie di Parma, da esperti dei servizi regionali che si occupano di prevenzione e controllo delle malattie infettive e da esperti di Arpae (l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna). Si avvarrà, inoltre, del supporto qualificato di esperti dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Clicca qui per sapene di più. Più informazioni sull’attività e sugli incontri dell’Unità di crisi nella pagina degli ultimi aggiornamenti.

A CHI RIVOLGERSI SE COMPAIONO SINTOMI
I sintomi più frequenti della legionellosi o Malattia dei Legionari sono: polmonite, febbre, raffreddore, tosse, mal di testa, dolori muscolari, astenia, perdita d’appetito, occasionalmente diarrea e disturbi renali. In questi casi rivolgiti con fiducia al tuo medico di famiglia.

INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI
Per chiedere informazioni sulle precauzioni da tenere contro la diffusione della malattia e per avere informazioni sull’accesso ai servizi sanitari:
infolegionella@ausl.pr.it
numero verde regionale 800.033.033 (attivo da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 17.30 e sabato dalle 8.30 alle 13.30)
Non verranno fornite indicazioni terapeutiche o di cura, per queste, il riferimento rimane il medico di famiglia.
Per aggiornamenti è possibile consultare:
www.ausl.pr.it
pagina facebook @auslparma

LEGIONELLOSI: cos’è e come si contrae l’infezione
E’ un’infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l’apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può “colonizzare” gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell’acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Il batterio della legionella si trasmette solo per inalazione (aerosol) di acqua contaminata, non si trasmette bevendo acqua infetta, non si trasmette da persona a persona.
La legionella si moltiplica in ambienti acquatici tra i 25 e i 42 gradi. Al di sotto dei 20 gradi la legionella non cresce e pertanto non è pericolosa. Di norma, l’acqua fredda dei rubinetti di abitazioni, scuole, ospedali, alberghi, ecc. esce ad una temperatura inferiore ai 20 gradi.

COME SI PREVIENE LA DIFFUSIONE
E’ necessario far scorrere l’acqua per qualche minuto prima dell’uso, mantenendosi distanti; rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) i frangi–getto (filtrino del rubinetto) e cipolle delle docce. In caso di doccia “a telefono”, non riporla, ma lasciarla pendente, in modo da evitare ristagni d’acqua; non utilizzare le vasche idromassaggio se non viene applicato un corretto sistema di manutenzione.
L’acqua del rubinetto può essere utilizzata per lavarsi, per preparare e lavare i cibi, per lavare gli indumenti, le stoviglie e le superfici della casa, purchè si seguano le indicazioni sopraindicate. Non ci sono pericoli nell’utilizzo di elettrodomestici che scaldano l’acqua come ad es. lavastoviglie, lavatrice, ferro a vapore, macchina del caffè, caffettiera, ecc. Per gli apparecchi di aerosolterapia, umidificatori e nebulizzatori si devono utilizzare esclusivamente soluzioni fisiologiche sterili.
Si ribadisce che l’acqua, ovviamente se potabile, può essere bevuta tranquillamente.

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