Comitati soci Banca di Parma: la prima riunione congiunta

Si è svolta la prima riunione congiunta dei tre comitati soci di Banca di Parma Credito Cooperativo (Città, Bassa e Pedemontana) per definire obiettivi e strategie di lavoro per i prossimi mesi. Oltre a tutti i componenti dei comitati, sono intervenuti il presidente Alfredo Alessandrini, il vicepresidente Pier Luigi Casa, il consigliere Roberto Catelli, il direttore generale Lorenzo Sartori, e il responsabile commerciale, Alessandro Bacchini.

«Quella dei comitati soci è una particolarità delle bcc, che sono banche con azionariato diffuso, in cui i comitati danno un aiuto concreto a migliorare i rapporti con i territori – ha spiegato Alfredo Alessandrini, presidente dell’istituto».

Tra i temi al centro dell’incontro congiunto, l’aumento di capitale sociale per rafforzare la banca in questa fase di start–up e la proposta, da parte dei diversi rappresentati dei territori, di organizzare momenti di informazione nelle zone di competenza ovvero Parma, Collecchio, Felino, Fontanellato, Fontevivo, Langhirano, Lesignano, Mezzani, Montechiarugolo, Noceto, Sala Baganza, Sissa Trecasali, Sorbolo, Torrile, Traversetolo, Sant’Ilario d’Enza e Gattatico.

I presidenti dei tre comitati Aldo Ghidini (Parma), Lorena Spotti (Bassa Parmense) e Paolo Tanara (Pedemontana) sono stati concordi nel ribadire la necessità di promuovere un’informazione capillare dell’esistenza di Banca di Parma e che, i membri dei comitati soci per primi, debbano unire le forze per supportare la crescita dell’istituto.

Il vicepresidente Pier Luigi Casa ha sottolineato: «Il momento attuale è molto duro per tutto il sistema bancario, per questo è fondamentale allargare la base sociale e incrementare il capitale. Diventare soci significa far parte di una banca a mutualità prevalente e oggi lo si può fare anche con una quota contenuta».

È stato, infatti, ricordato che da oggi è possibile diventare socio con una quota minima consigliata di 300 euro e chi è già socio può incrementare anche solo di 100 euro. La quota massima sottoscrivibile è di 100.000 euro.

Alessandro Bacchini e Lorenzo Sartori hanno concluso sottolineando i valori che contraddistinguono Banca di Parma: «Chi entra da noi non è un numero ma una persona. Bcc significa raccogliere e impiegare il denaro nello stesso territorio di competenza e supportare l’economia reale, in particolare famiglie e pmi».

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