Favia, un cittadino in Consiglio

14/01/2010
h.12.40

Ciao Beppe, è ormai l’una di notte e da poco ho finito una riunione skypecast sulle prossime elezioni regionali.
Sono stanco ma contento, oggi a Bologna siamo stati ripagati di tanto lavoro e della buona volontà profusa da tutti in questi mesi. Il Corriere della Sera edizione locale infatti, riportava tra le sue pagine lo studio dell’associazione controllo cittadino (controllocittadino.wordpress.com/) che ha monitorato i lavori del consiglio comunale di Bologna durante questi sei mesi. Il nostro gruppo consiliare, di cui io sono l’unico rappresentante, nonostante le poche risorse a disposizione (2 uffici ed una segretaria contro gli otto uffici e le altrettante segretarie del PD) è risultato quello più attivo, doppiando addirittura il “secondo classificato” (lega nord).
Nessuno se lo sarebbe mai immaginato all’indomani della nostra elezione, un po’ per la mia età e inesperienza ed un po’ per la mancanza di una struttura organizzata del nostro movimento. Ora ci vengono dietro in tanti e quando, per spiegare il nostro sistema di lavoro, parlo di “intelligenza collettiva attraverso la rete” o di condivisione dal basso del mandato, i miei colleghi consiglieri mi fissano come se parlassi una lingua straniera. Noi siamo tanti piccoli consiglieri riuniti in un unico portavoce che è l’eletto e questa è la nostra grande forza.
Voglio condividere questo riconoscimento con tutte le persone che hanno dato il loro contributo alla lista, da chi ha firmato per i candidati, all’utente anonimo che posta sul forum, agli attivisti che tutte le settimane dibattono, studiano e partecipano alle nostre iniziative.
Voglio però dedicarlo in particolare a te Beppe, perchè senza il tuo metterti in gioco ed il tuo coraggio, tutto questo non sarebbe stato possibile e molti di noi sarebbero ancora chiusi nelle loro case a lamentarsi davanti al tg della politica corrotta e del governo ladro, convinti del fatto che tanto non è possibile fare nulla per cambiare le cose…. Oggi invece sappiamo che non è così e che noi cittadini se vogliamo sappiamo fare “la politica” anche meglio dei vecchi politicanti di carriera… che è finito il momento di delegare il nostro futuro a qualcun altro ma che è l’ora di mettersi l’elmetto e partire.
Un abbraccio 

                                                                                        Giovanni Favia

perlavalbaganza