Vignali risponde a Rutigliano: “Le ricordo qualche risultato della mia Amministrazione”

Colgo lo spunto datomi da un recente intervento dell’Avvocato Rutigliano (leggi) per dare ai lettori una chiave di giudizio più informata.

Rutigliano afferma che l’unica cosa buona che ricorda del mio mandato, oltre a non aver firmato lettere di patronage alle banche a favore della Spip – a differenza del mio predecessore – è stata quella di aver fermato il progetto della metropolitana. Come se anni di impegno e di intenso lavoro si riducessero a questo, dimenticando le tante realizzazioni fatte dalla mia amministrazione.

Mi riferisco ai progetti avanzati e innovativi sui servizi alla persona che hanno portato benefici a Parma e ne hanno fatto un modello a livello nazionale. Nel campo della sicurezza, ad esempio, con la stesura della “carta di Parma”(la prima volta che da una iniziativa locale è nata una legge dello Stato), condivisa e utilizzata in Italia da Sindaci di qualsiasi colore politico, con significativi investimenti fatti sul fronte delle strutture (con il completamento del Centro Unico delle Emergenze dove abbiamo collocato la sede della polizia municipale, la centrale del 118, la centrale operativa dei servizi e la polizia provinciale) del personale (con piu’ di 50 assunzioni di nuovi agenti e tre ispettori) del parco mezzi (con l’acquisto di furgoni anche in borghese dotati di videosorveglianza e torrefaro) e della videosorveglianza (investendo piu’ di 800.000 euro) nelle strade, sui taxi e sugli autobus.

Avevo reintrodotto i Vigili di quartiere quasi ovunque, avevo installato quattro postazioni fisse della polizia municipale e introdotto il servizio h24 per garantire una maggiore presenza della polizia municipale negli orari notturni insieme ai presidi fissi dell’esercito in zone sensibili della città, avevo creato quattro nuovi nuclei specializzati della polizia municipale (nucleo sicurezza urbana che solo nel 2010 ha elevato piu’ di 500 sanzioni utilizzando i poteri della “carta di Parma”, nucleo decoro urbano, nucleo cinofilo che svolgeva attività di prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti con presidio davanti alle scuole e nelle aree verdi e nucleo antiviolenza in famiglia) e istituito i volontari per la sicurezza nei parchi con la convenzione con gli ex appartenenti alle forze dell’ordine.

Parma era indicata da modello nazionale con l’istituzione del “quoziente familiare”, preso ad esempio in 49 città, inclusa Roma, dei laboratori familiari nei quartieri, l’istituzione della family card per le famiglie numerose e il progetto del primo anno in famiglia per citare i principali.

E anche nel campo della cultura Parma ha brillato. Rivendico con orgoglio l’ideazione e realizzazione della prima edizione del Festival Verdi (di cui tutti oggi si riempiono la bocca) nell’ottobre del 2007 (non piu’ uno spicchio della stagione lirica come era in passato ma un vero e proprio festival, 28 giorni tutti dedicati ad opere e concerti con produzioni di alto livello, interpreti internazionali, grandissimi registri e direttori d’orchestra di fama internazionale come Muti e Temirkanov e un ricco calendario di iniziative e attività culturali collaterali, in una città vestita a festa, che hanno fatto registrare oltre 55.000 spettatori). Ricordo la realizzazione della mostra sul Correggio (che con 433.483 biglietti venduti con una media giornaliera di 3387 ingressi si è rilevata l’esposizione più visitata in Italia per 16 settimane consecutive e ha consolidato il ruolo di Parma nei piu’ importanti circuiti culturali internazionali), con il completamento della ristrutturazione del Palazzo del Governatore in Piazza Garibaldi come spazio espositivo e la sua inaugurazione con la mostra organizzata con lo Csac della Certosa di Paradigna della mostra sul 900. E come non citare E’Grand’estate in Pilotta e al Parco Ducale con artisti come Carreras, Bolle, Baglioni, Dalla, Degregori, le 12 edizioni consecutive di Notre Dame de Paris e poi Bob Dylan, il Premio Nobel per la Letteratura che non va a ritirare il premio in Svezia ma a Parma è venuto, eccome.

Chi non ricorda il meraviglioso concerto di Abbado al Teatro Farnese? Il Settembre italiano in Piazza Garibaldi e in via Farini e le tantissime iniziative culturali nei borghi, nelle strade e nelle piazze durante l’estate(Artisti nei Borghi, Boulevart con l’esposizione dell’archivio giovani artisti ecc) oltre a Parma danza per tutto il mese di maggio e il Parma poesia festival (che era diventato il 1’ festival di poesia in Italia).

Nel campo dello sport siamo stati sul podio più alto, in Italia nel 2011, grazie agli imponenti investimenti nell’impiantistica sportiva in tutte le discipline. Parlo del completamento del nuovo stadio del Baseball, del nuovo stadio del Rugby, del centro di atletica Lauro Grossi, della riqualificazione dell’ex piscina Coni di viale rustici, della realizzazione del nuovo centro polisportivo al Campus e della nuova casa dello sport a Moletolo, oltre ai 330 eventi di Parma Capitale Europea dello sport e del festival dello Sport con la partecipazione di sportivi di livello internazionale.

E non di meno abbiamo brillato nel campo della casa con la realizzazione del primo progetto in Italia di housing sociale (il piu’ grande progetto di edilizia residenziale pubblica mai realizzato in città).

Ho profuso il massimo impegno per l’innovazione tecnologica e la sburocratizzazione (con il progetto del “Comune Amico”, il completamento degli efficientissimi sportelli polifunzionali al piano meno 1 del duc, premiato al primo posto al Forum della Pubblica Amministrazione e il progetto dell’alfabetizzazione informatica per gli anziani con la consegna, al termine della formazione dei computer in comodato d’uso), alla costruzione di importanti infrastrutture (come il completamento della tangenziale, del Museo del suono, del sottopasso di via Trieste, della complanare di collegamento fra il casello autostradale e le Fiere che ha consentito di mantenere a  Parma Cibus, la realizzazione del nuovo centro congressi interrato nell’area ex Eridania e la realizzazione in viale Piacenza della sede dell’Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare) oltre alla riqualificazione di importanti strade commerciali, la riqualificazione dell’oltretorrente (con lo spostamento, mai riuscito prima, del Sert e della Moschea e la riqualificazione di diversi borghi e strade come Inzani, Costituente, Bixio e Imbriani con la costruzione anche del caffe’ della creatività e il completamento della riqualificazione della scuola Cocconi).

Nel campo della scuola (con l’ottenimento per la Scuola Europea, attraverso un apposita legge dello Stato della personalità giuridica con autonomia amministrativa, finanziaria, patrimoniale e il direttore a tempo pieno, l’ottenimento di un finanziamento di circa 20 milioni di euro, la progettazione, l’appalto e l’avvio dei lavori di una nuova scuola europea da 800 alunni) con la realizzazione di 5 nuove scuole e la riqualificazione della scuola Parmigianino e nel campo dell’infanzia con il progetto del primo anno in famiglia, l’innovativo progetto delle “tagesmutter” e la costruzione di nuovi asili nelle frazioni.

Nel campo dell’ambiente e mobilità sostenibile a cui ho dedicato 13 anni di duro lavoro (prima come Assessore e poi come Sindaco) che ha rivoluzionato la mobilità a Parma e ha di fatto impostato tutte le politiche ambientali prima completamente assenti (quando mi sono insediato il servizio ambiente era un servizio igiene anni 30 che faceva solamente autorizzazioni igienico sanitarie!!).

Grazie al mio lavoro, Parma – secondo l’annuale classifica sull’ambiente e la mobilità sostenibile redatta da Legambiente e pubblicata dal Sole 24Ore – è passata dal 64′ posto (maglia nera in Italia) di quando mi sono insediato al 2′ in Italia (primo per le città di medie dimensioni)con una menzione speciale sulla mobilità sostenibile. Ho guidato per sette anni la conferenza di oltre 500 comuni che ha erogato circa 24 milioni di euro incentivando la conversione a gas di oltre 75000 veicoli e la costruzione di distributori a metano per flotte pubbliche in tutt’Italia (progetto premiato persino dal Governo Cinese).Nel corso dell’ultimo anno del mio mandato il Sole24 ore si è occupato spesso della nostra città perché Parma guidava le classifiche delle città più vivibili e meglio servite d’Italia; era seconda per offerta di asili, davanti alla blasonata Reggio Emilia; era prima per politiche sportive; era la seconda tra le città più Smart d’Italia e ai primi posti per anni nelle politiche ambientali e sulla mobilità sostenibile. Purtroppo la gogna a cui sono stato sottoposto ha messo in secondo piano tutto questo: ciò non fa giustizia né alla verità né alla città.

Nei primi anni del mio mandato da Sindaco mi sono dovuto dedicare inoltre ad affrontare, gestire, e risolvere progetti faraonici ereditati, come il primo progetto della Ghiaia (ben piu’ impattante dell’attuale con una forte contrapposizione con la sovrintendenza nazionale), il primo progetto dell’Ospedale Vecchio che prevedeva l’inserimento di un albergo, il primo progetto così detto degli “scatoloni” del Ponte a Nord voluto, finanziato ed appaltato dal mio predecessore e la metropolitana che sono riuscito a bloccare con una apposita legge dello Stato che ha sciolto il contratto, ha stanziato più di 70 milioni di euro a favore della nostra città e l’indennizzo per l’impresa che doveva realizzarla.

Metropolitana che avrebbe comportato ulteriori 130 milioni (come minimo) di esposizione bancaria per il Comune e più di 170 milioni per lo Stato che invece sono riuscito a riconvertire in 71 milioni di euro in favore della nostra città (che sono serviti in parte per completare il progetto della nuova stazione visto che l’ultima amministrazione di sinistra che ha governato Parma d’accordo con la Provincia e con l’aiuto di Prodi ha regalato la nuova stazione mediopadana per l’alta velocità a Reggio Emilia quando tutti gli studi effettuati, compreso quello del politecnico di Milano, prevedevano che venisse realizzata a Parma visto l’interconnessione con la Tirreno Brennero).

Quella scelta di fermare la metropolitana (che mi ha comportato non pochi nemici) ha prodotto quindi un differenziale positivo per le casse comunali di oltre 200 milioni di euro. Inoltre voglio ricordare che la stessa Iren (nata il 1’ luglio 2010) di cui parla l’avvocato Rutigliano è stata frutto di una mia precisa scelta (insieme con i Sindaci di Reggio Emilia e Piacenza) di fondere Enia con Iride e non avventurarsi nella fusione con Hera (che non aveva impianti di produzione di energia) per realizzare la multiutility dell’Emilia Romagna come voleva la Regione e Bologna. Scelta quella di privilegiare l’accordo con Torino e Genova, non seguendo quindi i voleri della Regione, che ha valorizzato la nostra multiutility promuovendone concretamente il valore, lo sviluppo economico e l’innovazione.

Pietro Vignali

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