Un “Punto Parma” a Sidney

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19/01/2010
h.20.00

L’apertura di un “Punto Parma” a Sidney è il primo passo per la promozione dell’economia parmense in Australia: lo ha annunciato oggi il presidente della Camera di Commercio Andrea Zanlari nell’incontro “L’Australia a portata di business”, organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio italiana in Australia di Sydney nella persona del suo responsabile per i progetti internazionali Luca de Leonardis.
All’invito hanno risposto una trentina di imprese, una parte delle quali ha anche prenotato un colloquio individuale con De Leonardis.
L’iniziativa di attivare un riferimento permanente (“progetto Hub”) nella principale città australiana fa parte delle attività promozionali messe in campo dalle due istituzioni dopo la missione organizzata nel novembre scorso dalla Camera di Parma a Sydney e a Melbourne.
Nell’incontro odierno sono state illustrate le condizioni dell’economia australiana, favorevoli ad instaurare rapporti commerciali: indicatori economici in crescita, inflazione e disoccupazione bassissime, una forte propensione al business internazionale, un “debole” per i prodotti del “made in Italy” (gastronomici – 6° posto – ma non solo), il fatto che il 5% della popolazione sia di origine italiana, e un reddito medio piuttosto elevato e una forte propensione agli acquisti.
Per contro, si devono registrare fenomeni come la presenza sul mercato di un cosiddetto “prosciutto Parma” prodotto in realtà sul posto, che peraltro costa più del vero “Prosciutto di Parma”, o l’importazione dalla Germania di macchinari (intere linee di produzione) che in realtà sono realizzati in Italia ma vengono appunto acquistati da imprese tedesche che poi li esportano nella terra dei canguri.
Luca de Leonardis ha poi sottolineato come l’Italia sia adesso all’undicesimo posto fra i partner commerciali dell’Australia, Paese che fra l’altro ha pochissime barriere protezionistiche sotto forma di dazi doganali: “L’80 per cento delle tariffe è inferiore al 5%” è stato spiegato.
Un altro vantaggio di eventuali business è che l’Australia è di fatto una porta d’accesso a tutto l’area dell’Estremo Oriente, grazie ai rapporti di libero scambio fra i Paesi dell’Apec, a partire dalla vicina Nuova Zelanda.
Da non dimenticare poi che l’Italia è al secondo posto come meta turistica per gli australiani, con un interesse in crescita.
Fra le altre iniziative annunciate, la presenza di una grossa delegazione di buyer australiani del settore food a Cibus 2010.
Le aziende interessate a questo importante fronte che si sta aprendo, possono rivolgersi all’Ufficio estero della Camera di Commercio di Parma e consultare le iniziative della Camera italiana a Sidney sul sito www.icciaus.com.au.

perlavalbaganza