Aziende sanitarie, la Regione riduce i premi di risultato

Un nuovo sistema di valutazione dei direttori generali, sia quelli della Regione sia quelli delle aziende sanitarie. Due percorsi distinti che puntano allo stesso traguardo: obiettivi certi e parametri oggettivi in base ai quali esaminare l’operato dei dirigenti e la razionalizzazione della spesa. Un sistema non ancora a regime ma di cui si vedono i primi, concreti risultati nelle delibere approvate oggi dalla Giunta regionale sulle valutazioni dei 10 direttori generali della Regione e dei 5 delle Agenzie regionali (Agrea, Protezione civile, IntercentER, Ibacn, Agenzia sanitaria) rispetto al lavoro svolto nel 2015, sulle valutazioni dei direttori generali delle aziende sanitarie nominati dalla precedente Giunta per l’anno 2014 e i primi due mesi del 2015 e quelle sui nuovi direttori generali in carica dal 1^ marzo 2015. Atti dai quali, per i direttori generali della Regione e delle cinque Agenzie, si ricavano valutazioni differenziate, in un range che va da 71 a 86 (su un massimo di 100), che hanno portato alla concessione del 58% dell’ammontare complessivo del premio di risultato erogabile, con una spesa inferiore del 9% rispetto al 2014, calo che si aggiunge alla conferma della riduzione del 10% decisa lo scorso anno in relazione alla situazione di crisi economica. Premi, poi, drasticamente tagliati nel 2016 (gli effetti si avranno nelle valutazioni 2017), nell’ambito del dimezzamento delle direzioni generali, passate a inizio anno da 10 alle attuali 5: per i nuovi direttori, infatti, il premio di risultato potrà essere al massimo di 6.500 euro lordi rispetto ai 30 mila attuali (sempre lordi).
In merito ai direttori generali delle aziende sanitarie, già dal 2015 la Giunta Bonaccini ha deciso di dimezzare la retribuzione variabile, passata dal 20% al 10% di quella fissa, e di legarla a obiettivi chiari e definiti. Un esempio, la riduzione delle liste d’attesa.

Valutazione dei direttori generali
Considerata 100 la massima raggiungibile, la valutazione dei 10 direttori generali e dei 5 direttori di Agenzia è andata da un minimo di 71 a un massimo di 86, per importi compresi fra 17.598 euro e 22.078 euro (su una retribuzione di risultato massima erogabile nella maggior parte dei casi di 30mila euro). Cifre inferiori rispetto a quelle riconosciute nel 2014 in 14 casi su 15, per un importo totale erogato di 289mila euro, il 58% dell’ammontare complessivo erogabile, pari a quasi 500mila euro. Si tratta, inoltre, di quasi 29mila euro in meno rispetto al totale dell’anno precedente: un -9% che si aggiunge al taglio del 10% per i direttori generali e del 5% per i direttori d’Agenzia che la Giunta Bonaccini, da poco insediata, decise di applicare ai premi 2014 e che è stato confermato anche per i premi di risultato 2015.
L’attuale valutazione riguarda appunto il 2015, è cioè relativa alla situazione precedente la riorganizzazione della macchina regionale che a inizio 2016 ha portato la Giunta a dimezzare le direzioni generali, passate da 10 a 5. Valutazione che non è comunque affidata alla sola discrezionalità della Giunta ma che dipende anche dall’andamento di alcuni parametri sui quali misurare gli effetti complessivi dell’azione di governo del territorio regionale: il Pil, il tasso di occupazione, l’incidenza di povertà e la percentuale di popolazione universitaria. Oltre al buon funzionamento, in termini di ottimizzazione delle risorse disponibili, del settore affidato al singolo direttore generale. La valutazione dei direttori è infine sottoposta all’esame dell’Organismo indipendente di valutazione (OIV), terzo rispetto alla struttura: i membri dell’OIV (organismo previsto per legge) non sono consulenti della Regione bensì membri individuati con una procedura di selezione pubblica e sulla sua composizione si è espressa positivamente l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC). Ogni direttore è stato valutato singolarmente e la forbice fra valutazione minima e massima, compresa fra 71 e 86, è risultata diversa rispetto a quella degli anni precedenti: fra 81 e 89 nel 2013, fra 80 e 92 nel 2014.
“L’esame dell’operato dei direttori, passato al vaglio di un organismo terzo come l’Oiv- afferma l’assessore al Bilancio e organizzazione, Emma Petitti- ha messo in luce il fatto che sono stati centrati risultati importanti e che la Regione Emilia-Romagna continua a registrare una gestione efficace, con un alto tasso di efficienza. Le singole valutazioni sono poi risultate differenti l’una dall’altra e hanno portato all’assegnazione di poco più della metà dell’ammontare complessivo della retribuzione di risultato erogabile. Premi di risultato sui quali, peraltro, abbiamo confermato anche il taglio del 10% deciso l’anno passato, un ulteriore segnale di sobrietà visto il contesto di crisi economica nel quale operiamo. Ma quello attuale non è ancora il sistema di valutazione che introdurremo e al quale puntiamo, che vedrà due passaggi: il dimezzamento delle direzioni generali e la riduzione del premio massimo di risultato da 30mila a 6.500 euro lordi, i cui effetti si avranno subito nelle valutazioni 2017, e nuovi parametri di valutazione, oggettivi e legati a obiettivi predefiniti, un sistema che rifletta ruoli, responsabilità e modalità operative riconducibili alla nuova organizzazione della Giunta”.

Valutazione dei direttori generali delle aziende sanitarie
Sempre nella seduta di oggi, la Giunta ha dato il via libera anche alle delibere che chiudono la valutazione sia dei direttori generali delle aziende Ausl e ospedaliere nominati dalla precedente Giunta per l’anno 2014 e i primi due mesi del 2015 sia dei nuovi direttori generali, nominati dal 1^ marzo 2015.
Per rafforzare l’imparzialità, la trasparenza e la terzietà dei processi di valutazione, la Giunta ha ampliato le competenze dell’Organismo indipendente di valutazione per gli enti e le aziende del Servizio sanitario regionale (OIV-SSR), specificando come l’istruttoria del processo di valutazione rimanga in carico alla Direzione Cura della persona, Salute e Welfare.
E’ stata prevista invece la predisposizione diretta, da parte dell’OIV-SSR, dell’istruttoria valutativa relativa all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. In queste Aziende, infatti, l’attuale assessore regionale alle Politiche per la salute, che non ha partecipato alla seduta di Giunta di oggi, e l’attuale direttore della Direzione Cura della persona, Salute e Welfare hanno svolto, nel corso del 2014, il ruolo di direttore generale. Per questi due casi, quindi, l’istruttoria e la valutazione è stata compiuta direttamente dall’OIV-SSR in modo da garantire una piena terzietà alla valutazione stessa.
Le valutazioni 2014, relative a una parte variabile della remunerazione pari allora al 20% della parte fissa, hanno individuato una percentuale di raggiungimento degli obiettivi compresa fra il 50% e il 85%, corrispondenti al riconoscimento di un premio di risultato compreso fra il 10% e il 17% della parte fissa. Agli importi determinati sulla base della valutazione è stata applicata una riduzione del 15%.
Per i direttori nominati dalla nuova Giunta, cui sono stati assegnati obiettivi di mandato coerenti con il programma di legislatura e i cui contratti prevedono una riduzione del 50% della parte variabile riconosciuta, passata dal 20% al 10% della parte fissa, viene valutato il periodo 1 marzo-31 dicembre 2015. L’obiettivo di maggior rilievo ai fini della valutazione è stato il rispetto degli obiettivi sulle liste di attesa, che da solo ha pesato su un terzo della valutazione, formulata, anche nel 2015, dall’OIV.
Le valutazioni 2015 hanno individuato una percentuale di raggiungimento degli obiettivi ricompresa fra il 79.64% e il 94.06%, corrispondenti al riconoscimento di una quota variabile compresa fra il 7,96% e il 9,41% della parte fissa, ridotta a un massimo del 10%.

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