Parma, parlano i preparatori atletici Morellini e Giordani

Al Centro Sportivo di Collecchio, ieri, prima della seduta pomeridiana di allenamento, hanno parlato i preparatori atletici Luca Morellini e Paolo Giordani, i quali, in particolare, hanno spiegato e approfondito gli aspetti della preparazione in questo periodo di sosta invernale del campionato.

Le parole di Morellini:

“In effetti, in queste settimane, si sta svolgendo una mini preparazione, perché siamo in ritiro. Abbiamo predisposto un paio di doppie sedute in questa settimana di ripresa. Ci sarà, di conseguenza, un leggero incremento rispetto al solito, anche perché nel periodo precedente non è stato possibile per le partite troppo ravvicinate che c’erano in calendario. Ora abbiamo la possibilità di programmare al meglio il lavoro. In precedenza, c’è stata una settimana lunga soltanto prima del derby a Reggio Emilia. Già dal nostro avvento, come nuovo staff tecnico, è stato come iniziare una preparazione, perché abbiamo dovuto conoscere i giocatori e la situazione della squadra. E’ stato un lavoro di un mese vissuto in apnea. La squadra l’abbiamo trovata meno peggio della condizione che ci era stata descritta. Aveva una discreta tenuta, magari non esagerata, sull’alta intensità. Ci siamo così concentrati sulla ricerca di brillantezza e rapidità. Le mancanze individuate e trovate sono anche imputabili alle caratteristiche dell’organico a disposizione, composto da giocatori molto forti, ma con qualche limite nella brillantezza. E’ un aspetto, però, su cui si può lavorare. Noi, adesso, cerchiamo di avere una squadra che possa crescere di settimana in settimana e che sappia tenere alta l’intensità durante tutta la gara.

Faremo anche dei test, programmati, molto classici, che valuteranno resistenza, qualità lattacide e forza. Non li faremo subito, perché si arriva da nove giorni di completo riposo. Li abbiamo calendarizzati nella settimana antecedente la trasferta di Venezia, perché si tratta di sette giorni lunghi, completamente liberi da impegni. Sono nato in provincia di Reggio Emilia. Sono di Reggiolo, come Carlo Ancelotti. Come tutti quelli che sono nati al di là dell’Enza tifo la Reggiana, come voi in provincia di Parma tifate il Parma. Il Parma, però, essendo del paese di Ancelotti l’ho sempre guardato, a differenza dei miei conterranei, con simpatia, perché è con la maglia Crociata che Carletto ha spiccato il volo. Poi, tifo e provo affetto per tutte le squadre in cui ho lavorato. Tutte mi hanno lasciato un ottimo ricordo. Quando fai questo mestiere, in ogni caso, poi, subentra la professionalità che anestetizza un po’ tutto quanto, come è giusto e normale che sia. Mister D’Aversa è un sostenitore dell’alta intensità. Lui vuole che ogni giocatore sia in grado di sostenere ogni partita intera senza troppe pause. E’ un allenatore che, proprio per questo motivo, ti responsabilizza e ti stimola molto. Ci chiede tanto ed è un bene, Siamo felici i poter essere chiamati a esprimerci in questo modo”.

Le parole di Giordani:

“Il lavoro che è stato svolto anche con il precedente staff è stato di altissima qualità. E’ ovvio che ci sono caratteristiche dei singoli che di mettono in difficoltà. E’ chiaro che la rapidità non contraddistingue questa rosa di giocatori. In estate abbiamo lavorato per migliorare questo aspetto e la velocità, ma è un processo lungo, che richiede tempo, soprattutto con un determinato tipo di atleti. Il nuovo preparatore Morellini sta lavorando, pure lui, su questo piano. Il ribaltone vissuto nell’area tecnica è stata una situazione spiacevole. Chi c’era nella precedente esperienza rimarrà sempre nel mio bagaglio umano e professionale. Mi hanno voluto lo scorso anno e mi hanno confermato nella corrente stagione. Ho solo parole e ricordi positivi, anche vincenti, con loro e per loro. Parma è la mia città. Tutte le mie energie, per poter migliorare io e la nostra squadra le continuerà a mettere a disposizione con passione, oltre che, naturalmente, con professionalità.

Prima dell’arrivo del nuovo staff tecnico, si viveva una situazione strana. Mancava quel qualcosa che poteva cambiare le partite. Ora, c’è maggior sicurezza sotto ogni aspetto, grazie all’introduzione di nuovi input. Per quanto riguarda gli infortuni, che seguo personalmente, siamo sotto la media delle statistiche Uefa sugli infortuni muscolari. Con un’incidenza bassa, perchè tranne Mazzocchi a inizio stagione, tutti gli altri infortunati muscolarmente sono stati fuori al massimo una gara. La situazione di Coly e Garufo, che hanno subito interventi chirurgici, sta migliorando costantemente secondo i tempi stabiliti. Rispettando tutte le tappe della loro guarigione”.

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