Le primarie del centrosinistra entrano nel vivo: prima uscita insieme dei quattro candidati

Questa mattina si è tenuta la presentazione dei candidati alle primarie del centrosinistra di Parma che si terranno il 5 marzo.

Nella sala erano presenti, tra gli altri, numerosi esponenti del Pd, i deputati Maestri e Romanini, il consigliere comunale Roberto Ghiretti, i rappresentanti di Sinistra Italiana.

Enrico Mari, il membro della segreteria provinciale del Pd responsabile dell’organizzazione delle primarie, ha presentato i quattro candidati: Nicola Dall’Olio, Gentian Alimadhi, Dario Costi e Paolo Scarpa.

“Iniziamo oggi un percorso di partecipazione aperto ma anche rigoroso e trasparente nelle regole” ha detto Mari. “Indicativamente allestiremo 15 seggi.”

Mari dà poi la parola in ordine di presentazione delle firme (leggi).

Il primo ad intervenire è il capogruppo Pd Nicola Dall’Olio: “Ringrazio gli organizzatori delle primarie. Dispiace che un candidato (ndr. Samuele) si sia ritirato, così come dispiace non vedere candidati donna. Porto in queste primarie il lavoro del gruppo consigliare di questi anni. Questo percorso deve arrivare a costruire delle proposte per Parma. Ha ragione il sindaco Pizzarotti quando nel discorso di Sant’Ilario ha detto che lascia una città in condizioni migliori di quando l’ha presa, il Comune di Parma stava fallendo. Ma a questa Amministrazione comunale manca una visione del futuro. Parma non deve rimanere ai margini.”

Gentian Alimadhi, il cittadino italiano di origini albanesi, auspica di “essere all’altezza di questa elezione positiva che deve portare tutti ad avere un unico obiettivo. La mia scesa in campo è espressione di libertà. Io sono un nuovo parmigiano che vuole rappresentare tutta la città, guai a chi mi considera il candidato sindaco degli immigrati! Bisogna fare incontrare la tradizione con le nuove culture. La sicurezza è il primo problema di Parma. L’immigrazione disordinata oltre i limiti di accoglienza deve essere evitata. Sono favorevole alle ronde ben organizzate, non alla Salvini. Va bene la repressione ma è indispensabile un’operazione culturale a lungo termine.”

Interviene quindi Dario Costi  “Insegno architettura all’Università di Parma Sono iscritti al Pd dalla segreteria Veltroni ad oggi, sebbene non abbia mai fatto politica attiva. Ho sempre lavorato nel campo delle relazioni urbane delle città e con alcuni colleghi, studenti e volontari abbiamo elaborato il progetto ‘Parma città futura’ ragionando sull’idea di ricucire il centro storico con le periferie. Ho accompagnato più di 1.000 persone alla mostra di presentazione del progetto e lì ho sentito una grande voglia di ripartire. Parma sta vivendo problemi grossi di delinquenza, degrado e sociali. Il sindaco deve essere un capitano che fa giocare i giocatori al meglio, li mette in campo facendoli scendere dalla tribuna, non sulla base di ricette prestabilite ma con l’ascolto e il confronto. Lavoro, fragilità, famiglia e povertà sono le mie parole d’ordine. La nostra compagine parlamentare ha ottenuto risultati importanti per la Pilotta e il Festival Verdi fondamentali per il futuro di Parma.”

Paolo Scarpa ha sottolineato “l’importanza di un centrosinistra che dialoghi con altre forze fuori da esso, per non ripetere gli errori del passato che lo hanno portato sempre alla sconfitta. Il Pd da solo non basta per vincere le elezioni. Lo dico chiaramente: Stefano Lavagetto è stato un grande sindaco che dovrebbe essere rivalutato. Ringrazio i miei compagni di squadra Dario Costi che è una bella presenza culturale e di impegno, Gentian Alimadhi per essersi messo in gioco, così come Nicola Dall’Olio a cui mi lega una comunanza di vedute. L’equazione del passato tra espansione urbanistica e sviluppo si è rivelata sbagliatissima. Questa è una città degradata, che ha paura, che ha bisogno di riappropriarsi di se stessa. Bisogna partire dai giovani, dai bambini, garantendo un livello di assistenza degli anziani degno della tradizione di Parma”.

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