Da tre Autorità di Bacino ad una sola per il fiume Po

Al via l’Autorità distrettuale del Fiume Po, che sostituisce le tre Autorità di bacino finora operanti in Emilia-Romagna: quelle del fiume Reno, del Marecchia-Conca e dei Bacini Regionali Romagnoli.

Lo stabilisce un Decreto Ministeriale dello scorso 25 ottobre, emanato in attuazione del Collegato Ambientale. Semplificazione, chiarezza nelle competenze, riduzione dei costi, efficienza ed efficacia, gli obiettivi della nuova architettura istituzionale in materia pianificazione delle acque e difesa del suolo.

“Si tratta di un momento atteso e di estrema rilevanza perché consentirà di avere per la Regione un unico ente di riferimento per la pianificazione dei rischi idraulici, idrogeologici e la gestione sostenibile della risorsa idrica, dando così avvio ad un’importante fase di omogeneizzazione e semplificazione delle procedure- sottolinea Paola Gazzolo, assessore regionale alla Sicurezza territoriale e Politiche ambientali -il distretto potrà contare su conoscenze ed esperienze condotte dalle Autorità di bacino precedenti che hanno rappresentato dagli anni ’90 ad oggi un riferimento altamente qualificato in termini di prevenzione dal dissesto e di tutela delle acque”.

Per favorire l’avvio del nuovo assetto, la Regione Emilia-Romagna garantirà in via transitoria il necessario supporto alla futura Autorità di Distretto. “Metteremo a disposizione personale e uffici- continua l’assessore Gazzolo -perché siamo fermamente convinti che l’azione amministrativa debba continuare senza intoppi, soprattutto quando riguarda temi così importanti per la sicurezza dei cittadini e la qualità delle acque”.

“Con la nascita del distretto proseguiamo la forte intesa con la Regione Emilia-Romagna”, aggiunge Francesco Puma, segretario generale dell’Autorità di bacino del fiume Po, cui spetta il compito di avviare in concreto il passaggio. “Una nuova sfida ci attende, ma la nascita del distretto ci consentirà di rispondere con efficacia, anche in termini operativi, alle azioni comunitarie previste dalle direttive quadro per la gestione del rischio di alluvioni e la qualità delle acque”.

In Italia da 37 a 7 le Autorità di bacino

Porta la data dello scorso 25 ottobre il Decreto del Ministro dell’Ambiente che, in attuazione del Collegato Ambientale, ha avviato il passaggio ad un nuovo modello di governance nella pianificazione in materia di acque e difesa del suolo, prevedendo la conclusione del percorso entro domani, 17 febbraio.
Le 37 Autorità di bacino esistenti a livello nazionale saranno sostituite da 7 Autorità distrettuali. Per l’Emilia-Romagna, le tre Autorità di Bacino del Fiume Reno, Marecchia-Conca e Bacini romagnoli Po, confluiranno nell’Autorità distrettuale del Po.
Obiettivo della riforma è razionalizzare le competenze attribuendo ad un unico ente le funzioni di pianificazione e predisposizione dei Piani di gestione acque e alluvioni, finora frammentate. Le Regioni dovranno attuare gli stessi Piani su scala territoriale; il Ministero dell’Ambiente eserciterà un ruolo di vigilanza e coordinamento sulle Autorità.

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