Immigrati a Tabiano, l’intervento di Rainieri e Gambarini

“I gemelli diversi Fritelli e Massari oggi protestano (clicca qui) ma chi ha creato il disastro nella gestione dei migranti irregolari è stato il governo del loro amico Renzi. Perché quando l’ex Presidente del Consiglio è venuto a Vaio a far campagna elettorale i suoi amici Filippo e Andrea non lo hanno fatto andare qualche chilometro più in là a Tabiano per fargli vedere che scempio ha combinato in una località che dovrebbe essere termale e turistica ma fatta diventare un centro di accoglienza per clandestini?”. Questo il commento che ha rilasciato il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, riguardo alla nuova presa di posizione dei sindaci di Salsomaggiore Terme e Fidenza sul problema dei troppi richiedenti asilo accolti a Tabiano.
“Quando a dire che nelle decisioni sull’accoglienza dovevano essere coinvolti i comuni che non potevano continuare a subire passivamente le decisioni prese da Prefetti e Governo erano i sindaci della Lega Nord, a tacciarli di razzismo, erano i compagni del PD di Fritelli e Massari– ha quindi proseguito il Consigliere regionale del Carroccio – Comunque su Tabiano ho presentato una nuova interrogazione in Regione perché la Giunta regionale ha più volte ufficialmente preso impegni, finora disattesi, sia per il rilancio del settore termale nel comprensorio di Salsomaggiore e Tabiano, palesemente danneggiato dalla riconversione degli alberghi ad alloggi per richiedenti asilo, sia per una distribuzione più equilibrata degli stessi richiedenti asilo tra i vari territori provinciali e comunali. Nell’atto ispettivo infatti Rainieri chiede alla Giunta regionale “quali azioni ha attivato per mantenere l’impegno per una distribuzione più equilibrata dei richiedenti asilo sul territorio sollevando almeno in parte il carico che sopportano la provincia di Parma e in particolare Tabiano Bagni, perché queste non hanno ancora concreta efficacia e quali ulteriori iniziative in tale direzione vuole prendere in futuro”. Inoltre boccia la proposta del Sindaco di Fidenza di adottare il programma SPRAR anche per Tabiano “perché esso è specifico per un ridotto numero di persone riconosciute profughi da guerre e persecuzioni, con tempi di accoglienza determinati ma molto lunghi e quindi non ripetibile per clandestini che per gran parte sono migranti economici di difficile riconoscimento i quali, una volta terminate le pratiche burocratiche, sarà accertato non potranno essere accolti. Infine chiede sempre alla Giunta regionale “se reputa che la migliore soluzione per una più appropriata gestione del fenomeno migratorio irregolare sia un netto cambiamento di rotta rispetto alla politica dell’accoglienza a qualunque ed ogni costo, facendo diminuire drasticamente le persone da accogliere”.


Il sindaco Massari si straccia le vesti, denunciando l’insostenibilità del sistema dell’accoglienza. Finora dov’era? Dov’era quando, anche in Consiglio comunale, gli facevamo presente questo problema? Era impegnato a farsi bello davanti al Prefetto, osannato in qualsiasi occasione. Perchè, si sa, nella vecchia mentalità comunista incarnata dal sindaco, il Prefetto ha sempre ragione e non può essere contraddetto. Ricordo anche le risposte sprezzanti del sindaco alle nostre interrogazioni, sindaco che si limitava a dire che i sindaci non hanno alcuna voce in capitolo nella gestione dell’accoglienza. Ora, venuta meno con la vittoria del no al referendum la possibilità di diventare senatore, improvvisamente apre gli occhi e si rende conto che la situazione così com’è non va. Adesso è tardi, l’invasione c’è già stata e già da tempo il nostro territorio è saturo. Per Massari però andava tutto bene. Caro sindaco, la situazione contro cui lei ora fa fuoco e fiamme è quella creata della politica portata avanti dal suo partito e che le andava bene fino a ieri. Quindi, se le cose ora stanno così chi, pur essendo nella posizione di farlo, non ha mai aperto bocca dovrebbe farsi almeno un esame di coscienza.

Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia

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