Blitz del ministro, stop ai nuovi migranti a Salsomaggiore. E’ intervenuto il Ministro Minniti

“Il Ministro dell’Interno, Marco Minniti, è intervenuto personalmente sulla Prefettura di Parma e a meno di 24 ore dalla nostra denuncia pubblica, possiamo dire che tutte le richieste che abbiamo avanzato sono state accolte. Un successo su tutta la linea, di cui dobbiamo ringraziare Minniti e il senatore Giorgio Pagliari per il suo ruolo di raccordo con Roma. Non solo è stato scongiurato l’arrivo di quasi 100 nuovi migranti, ma inizia un percorso che andrà a ridurre in tempi certi le 235 presenze sul territorio di Salsomaggiore e Tabiano, portandole entro il tetto delle 80 unità circa, in base agli accordi tra Prefettura e l’Associazione Nazionale dei Comuni. Vale a dire un taglio del 60%”.

Così Filippo Fritelli, Sindaco di Salsomaggiore e Presidente della Provincia, annuncia l’esito del summit urgente in Prefettura conclusosi poco prima delle ore 14.

Insieme al collega Andrea Massari, Sindaco di Fidenza, i due amministratori ieri avevano annunciato la totale opposizione a nuovi progetti “di mera speculazione privata”, attraverso i quali sarebbero lievitate ulteriormente le presenze di migranti di altre 100 unità circa, rendendo insostenibile il peso in particolar modo per la comunità di Tabiano, dove attualmente sono ospitate 140 delle 235 persone stanziate sul comune, tutte in strutture private, a fronte di 500 residenti.

Poche ore dopo l’iniziativa dei Sindaci, il Ministro Minniti si è messo personalmente in contatto col Prefetto di Parma, Giuseppe Forlani, per fare il punto su una situazione che “ha tutti i crismi di un problema di rilevanza nazionale”, commenta Fritelli.

Nella tarda serata di venerdì dalla Prefettura partiva, così, la richiesta di un incontro per la giornata odierna con gli amministratori.

“Dal vertice è emerso che sarà messa la parola fine alla speculazione privata per la gestione dei migranti – spiega Fritelli –. Salsomaggiore sarà autorizzata entro fine mese ad attivare il suo Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), servizio pubblico analogo a quello che esiste da 13 anni sul distretto di Fidenza. Sprar significa che avremo tempi certi di permanenza e l’accesso alle strutture garantito solo a chi è realmente certificato come rifugiato. E le risorse necessarie, saranno tutte a carico dello Stato, andandosi a sommare ai 120.000 euro circa che arriveranno già quest’anno e che cercheremo di investire prioritariamente a favore dei cittadini di Tabiano”.

Fatto che “conferma la correttezza della nostra analisi – aggiunge il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari –. Ringrazio tutti gli organi di informazione che hanno dato voce alla nostra protesta, senza di loro saremmo stati probabilmente più deboli. Oggi hanno perso propagandisti e speculatori e ha fatto un passo avanti la ragionevolezza: l’emergenza umanitaria del secolo non si può più gestire scavalcando i sindaci e chiedendo loro di fare i passacarte ad imprenditori che hanno l’obiettivo di guadagnare. Abbiamo sempre dialogato con tutte le Istituzioni nel segno della solidarietà, ma il problema dei migranti c’è, va affrontato con regole vere e ora nessuno in campagna elettorale permanente potrà pensare di fare il fenomeno, scaricando migranti solo a Salsomaggiore, Tabiano e dintorni. Salso potrà avere il suo sistema Sprar, proprio come a Fidenza. Rispetto al sistema attuale, è una rivoluzione, perché ora il Comune potrà incidere sul serio e le presenze ospitabili avranno dei limiti chiarissimi. E toccherà al Sindaco, non ad un imprenditore, decidere se voler fare di più”.

Massari chiude lanciando una sfida: “Ora il Governo si impegni ad una discussione vera su quali sono i criteri per definire chi può essere profugo e chi, invece, non ha diritto all’utilizzo di risorse pubbliche”.

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