Fare di Tosi Parma: “Finalmente Salvini se ne è andato”

“Il re è nudo”, recitava un’antica fiaba, che educava ai pericoli della presunzione e dell’alterigia. Sotto la felpa niente, diciamo noi.

Forse giusto cinque gocce di acqua del Po prima di andare a letto.

Salvini, re Mida al contrario, trasforma la Lega Nord in un tracollo esemplare.

In Emilia, grazie al prode operato dei suoi colonnelli, perde più di metà degli iscritti. Di Salvini si sa solo quello che non è: non è un eurodeputato, del quale prende lo stipendio, visto che invece di votare sul trattato di scambio commerciale col Canada a dicembre, era a volantinare a Mantova sul referendum costituzionale. Non è un segretario di partito, visto che il suo mandato è scaduto il 15 dicembre scorso, e non è ancora andato a congresso. Non è un capo popolare, visto che i suoi iscritti latitano (questa locuzione è ambivalente, e va intesa in entrambi i sensi). Non lo si può considerare capo di un partito politico, visto che la Lega Nord ha i bilanci in tribunale e i dipendenti della segreteria in liquidazione. Sembra molto più simile, nei fatti conclamati, ad un barbaro che cala nelle valli lasciandosi dietro una scia di macerie.

Non ultimo, non si comprende nemmeno quel “Nord” nella descrizione del partito, visto che va a Napoli a fare i congressi. Forse ci sarebbe da rivedere pure il termine “Lega”, visto che una volta c’era un binomio “Lega Lombarda” e “Liga Veneta”, mentre ora tutte le decisioni vengono prese centralmente. Non si può definire di destra, visto che militava nei “Comunisti Padani”.

Di Salvini, insomma, si sa solo quello che non è. Ora che se n’è andato, finalmente, possiamo dire anche: “non qua”.

Coordinamento Provinciale FARE! Parma

perlavalbaganza