Strati della cultura 2017: 60 anni dell’Arci a Parma

Se vuoi piacere ai critici,
non suonare troppo forte,
troppo piano,
troppo veloce,
troppo lento.
“Arturo Toscanini”

Con il sostegno della Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura
In collaborazione con: Ucca (Unione dei Circoli Cinematografici dell’Arci), Arci Emilia Romagna, Arci Parma
Con il patrocinio di: ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani

Nell’anniversario del sessanta anni dell’Arci si giunge alla decima edizione dei “St®ati della Cultura”: l’appuntamento nazionale che l’Arci organizza dal 2007 per confrontare le proprie proposte sulla “promozione culturale” con il mondo delle istituzioni, della politica, della cultura.

Due giorni di incontri, dibattiti, cinema e spettacoli a Parma per affrontare sotto il profilo associativo le proprie attività, cogliendo come occasione il dibattito in corso sul Codice dello Spettacolo dal Vivo che Camera e Senato stanno redigendo, nonché la prospettiva della Regione Emilia Romagna in materia.

In particolare in Emilia Romagna, i dati SIAE riportano come per l’ARCI in regione siano stati nel 2016 organizzati 7.072 spettacoli (tra cinema, teatro, musica, altro) che hanno coinvolto ben 1.307.262 partecipanti.

Di questi sono 4.855 sono gli spettacoli di musica che hanno visto partecipare oltre un milione persone.

E’ sulla scorta di questi dati che risulta evidente come l’Associazione svolga un ruolo centrale nella promozione culturale e questa diffusa e capillare pratica di spettacolo vede per oltre la metà la partecipazione gratuita del “pubblico”.

Queste attività sono, a tutti gli effetti, la porta di accesso al palco per i nuovi talenti. È una rete che promuove un immenso lavoro di scouting che consente, non attraverso la forma del talent show, a tanti giovani, e non, di misurare la propria proposta artistica direttamente con il pubblico, crescere e migliorare in questo confronto.

Questi, assieme alle questioni legate alla ripartizione del diritto d’autore, saranno gli argomenti che tra il 19 e il 20 maggio su cui ci confronteremo cercando di offrire il nostro contributo allo sviluppo culturale italiano.

Le precedenti edizioni si sono svolte a Ravenna nel 2007, dedicata alla creatività giovanile, a Reggio Emilia nel 2008, con al centro il tema degli spazi della/per la Cultura, a Bologna nel 2009 sulle “Risorse per la Cultura”, nel 2010 su “Cultura e benessere delle comunità”, nel 2012 a Modena e Mirandola su “Cultura e Democrazia”, nel 2013 a Reggio Emilia sugli “Incubatori di Cultura”, nel 2014 a Ferrara su “Culture Jobs”, nel 2015 sulle “Forme della Città” dedicata a Pier Paolo Pasolini, nel 2016 su “Le voci dalla luna” su associazionismo e cultura dedicata a Federico Fellini.

Programma

Giovedì 18 maggio
Circolo Arci Pulp
> ore 21.00
0| Anteprima: The Rolling Stones: Olè Olè Olè – Viaggio in America Latina
Il documentario segue il tour che gli Stones hanno compiuto nel 2016 in 10 Paesi dell’America Latina. Un road movie che celebra il potere rivoluzionario del Rock ’n Roll, tra performance elettrizzanti, spassosi backstage e un inedito ritratto del culto di cui gode la band tra i fan sudamericani. Con le performance live di (I Can’t Get No) Satisfaction, It’s Only Rock ’n Roll, Honky Tonk Women, Sympathy for the Devil, Paint It Black, Miss You.
Regia di Paul Dougdale.
Ingresso libero – riservato ai soci Arci
In collaborazione con UCCA

Venerdì 19 maggio
Teatro Regio – sala bar foyer
> ore 11.00
1| Verso una nuova legge sulla Musica della Regione Emilia-Romagna
Sono 4.855 gli spettacoli di musica che la rete Arci in ER ha promosso nel corso del 2016 coinvolgendo un totale di oltre 1milione persone. Questa è una prima occasione per discutere come la Regione Emilia-Romagna e in particolare l’assessorato alla Cultura come avvenuto con successo per la nuova legge del cinema (L.R. n. 20/2014), intenda promuovere una nuova legge sulla musica. Assunto centrale è l’obiettivo di un intervento organico e articolato su tutta la filiera, da declinare nel contesto regionale e in relazione alle diverse politiche di settore, così da integrare le politiche regionali nella cultura, scuola e formazione, attività produttive e turismo.
Introduce Massimo Iotti (Presidente Arci Parma – Consigliere Regionale Emilia-Romagna).
Ne parliamo con Massimo Mezzetti (Assessore alla Cultura Regione Emilia Romagna); Federico A. Amico (Presidente Regionale Arci Emilia Romagna); Massimo Maisto (Vicesindaco Comune di Ferrara).

Circolo Arci Colombofili
> ore 14.30
2| “Dal vivo e online”: formazione “mioborderò” online e “POP” permesso SIAE online
L’introduzione di strumenti informatici per le pratiche amministrative legate al diritto d’autore, non ha solo lo scopo della semplificazione e dell’immediatezza. Arci è l’unico soggetto associativo che ha raggiunto un accordo per la ripartizione analitica dei proventi da diritto d’autore con la compilazione di “mioborderò” online. Un’occasione di formazione pratica, ma con il forte senso di impegno per la valorizzazione della proprietà intellettuale.
Ne parliamo con Gabriele Castelli (Ufficio Ripartizione e Utilizzazioni – Direzione Generale SIAE); Giampaolo Crepaldi (Ufficio consulenze Comitato Regionale Arci Emilia Romagna).

Ore 16.00
3| “Scintille”: incontri tra progetti di spettacolo dal vivo dell’Arci.
Progetti culturali Arci a confronto su pratiche innovative e impatto territoriale. Un’occasione di studio e condivisione con la consulenza di Tommaso Sacchi (Direttore Assessorato Cultura di Firenze) e Damir Ivic (Giornalista).
Partecipano i progetti di Orchestra Senza Spine (BO); Circoli Giovanili Arci Parma (PR); Circolo Monk (Roma); Circolo Oibò (Milano); La Scena Muta (FI); Rete Arci Real; Rete Festival Arci Puglia; Festival Carroponte (MI); Festival Villa Ada (RM); Festival Acusmatiq (AN); Teatro Altrove (GE); Altro Teatro (RE); Teatro delle Condizioni Avverse (RI); Scuola di Musica Popolare (FC); CEPAM (RE); Scuola di musica Toscanini (VB); Arci Torino e archivio Toscanini (TO).

> 18.30
4| Europa e Musica
Quali scenari per lo spettacolo dal vivo in Europa? Quali opportunità anche per il mondo associativo si possono profilare con i programmi di Creative Europe? Ne parliamo con Cristina Carlini (Ateatro.it) e Marzia Santone (Creative Europe Desk Italia – Ufficio Cultura – MIBACT).

> ore 21.30
5| Performance di Guido Catalano
Autore di “Ogni volta che mi baci muore un nazista”
“A 17 anni ho deciso che volevo diventare una rock star. Poi ho capito che forse non ce la facevo e ho ripiegato su poeta professionista vivente, che c’erano più posti liberi”. Il ritorno del poeta che voleva, ed è riuscito, a diventare una rock star. Vate dall’anima rock, infaticabile pellegrino dei club musicali di tutta Italia, il poeta torinese è pronto a ripartire con il suo trolley per portare in tutta Italia i versi della sua nuova raccolta di poesie “Ogni volta che mi baci muore un nazista”.
Reading – ITA
Ingresso libero – riservato ai soci Arci

Sabato 20 maggio
Palazzo della Pilotta – Sala conferenze dei Voltoni del Guazzatoio
> ore 10.00
6|Sessanta dal vivo: il nuovo codice dello Spettacolo e 60 anni di Arci
È in discussione al Senato il Codice dello Spettacolo dal Vivo. Nei sessant’anni della nostra Associazione che molto ha rappresentato in questo ambito, crediamo fermamente che non si possa circoscrivere alla sola categoria di “impresa” lo svolgimento delle attività di spettacolo. Vogliamo sottolineare come il non profit sia soggetto particolarmente attivo in servizi ed attività culturali. Le reti associative sono in grado di offrire opportunità a tantissimi artisti e rappresentano degli attori essenziali che devono essere riconosciuti per garantire un maggiore.
Ne parliamo con Francesca Chiavacci (Presidente nazionale Arci); Paolo Masini (Festa della Musica – MIBACT); Mattia Palazzi (Sindaco di Mantova – Delegato Cultura – ANCI); Vincenzo Spera (Presidente Assomusica); Gianni Pini (Presidente i-Jazz); Stefano Cristante (Arci Kids e Biennale); Caos Organizzazione Spettacoli (PR).
> ore 22
Circolo Arci Colombofili
7| Per non finire…
Dargen D’Amico – Variazioni di Primavera Tour (feat. Isabella Turso al pianoforte)
Variare, svariare. Per molti è quello il bello della musica, abbandonare i sicuri sentieri di quelle cinque righe su cui si accomodano note, crome, semicrome, biscrome, diesis e bemolle per andare sopra, sotto e soprattutto a lato. Ed ecco, ad esempio, la forma delle variazioni nella classica e il flow nel rap. Un’unione tra hip hop e classica, accomunata proprio dall’improvvisazione, e solo con la musica di un pianoforte. Niente elettronica, niente elettricità. Il risultato, comunque lo si consideri, è peculiare, diverso da tutto l’hip hop che si ascolta adesso.
Live Set – ITA
Ingresso riservato ai soci Arci

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