25 marzo 1913: si svolge il primo Giro delle Fiandre

Il 25 marzo 1913 si svolge il primo Giro delle Fiandre vinta dal belga Paul Deman.

Il Giro delle Fiandre è una corsa in linea maschile di ciclismo su strada, una delle cinque cosiddette “classiche monumento”, che si svolge annualmente nelle Fiandre, in Belgio.

Si disputa di regola la prima domenica di aprile, una settimana prima della Parigi-Roubaix, ed è in ordine di calendario la prima delle grandi classiche della “campagna del Nord”, cioè il gruppo di corse che si corrono in primavera tra Francia, Belgio e Paesi Bassi. Dal 1989 è stato inserito nel calendario della Coppa del mondo e dal 2005 in quello dell’UCI ProTour; dal 2010 fa parte del Calendario mondiale UCI, oggi World Tour.

Ideata dal giornalista Karel Van Wynendaele, fondatore del giornale Sportwereld, la corsa si tenne per la prima volta il 25 maggio 1913: quella prima edizione prevedeva un percorso di 330 chilometri che passava in tutte le più caratteristiche località del Belgio, come Gand e Bruges, nel cuore delle Fiandre. Vi parteciparono 37 corridori. Interrotta dopo due sole edizioni a causa della Prima guerra mondiale, la corsa riprese nel 1919. Da allora si è tenuta ininterrottamente, unica grande classica a non aver subito interruzioni durante la Seconda guerra mondiale.

I plurivincitori della corsa sono Achiel Buysse, Fiorenzo Magni, Eric Leman, Johan Museeuw, Tom Boonen e Fabian Cancellara con tre vittorie ciascuno. Magni è il solo ad aver vinto tre edizioni consecutive, dal 1949 al 1951, tripletta che gli ha valso il soprannome di “Leone delle Fiandre”.

Gli elementi caratterizzanti di questa corsa sono i “muri”, tratti di salita brevi ma molto ripidi, spesso pavimentati in pavé. Negli ultimi anni il percorso del Fiandre si svolge sulla distanza di 250–260 km e attraversa, anche più di una volta durante la stessa gara, circa 15-18 muri. L’edizione 2017 ha preso il via dalla città di Anversa.

Il muro più famoso e difficile è considerato il Muro di Grammont, o “Muur van Geraardsbergen” in fiammingo. Presente nel percorso dal 1969 al 2011, costituiva in genere la penultima difficoltà della corsa, posta a circa 15 km dall’arrivo, e molto spesso uno dei punti decisivi per le sorti della gara. Lo spostamento del traguardo, deciso a partire dall’edizione 2012, da Meerbeke, ove si arrivava dal 1973, a Oudenaarde ha comportato però l’esclusione del Muro di Grammont dal percorso. Nell’edizione del 2017 il Muur-Kapelmuur (nome uffiiciale del Muro di Grammont) è stato reintrodotto nel percorso di gara.

Altri celebri muri, tutti per intero o almeno in parte pavimentati in pavé, sono il Vecchio Kwaremont, o “Oude Kwaremont”, il Bosberg, inserito per la prima volta nel 1975 e fino al 2011 ultima asperità della gara, il Koppenberg, il Molenberg e il Paterberg, dal 2012 ultimo muro prima del traguardo dopo l’esclusione del Bosberg.

Le brevi e ripide colline delle Ardenne fiamminghe sono una caratteristica distintiva del Giro, luoghi in cui gli spettatori si riuniscono in grandi masse per vedere la gara. Nelle ultime edizioni i muri inclusi nel percorso sono stati da 17 a 19. Ogni salita ha le sue caratteristiche. Ad esempio, il Kwaremont dista ben 2,2 km, ma è relativamente poco ripido. Il Paterberg invece è breve ma la pendenza è brutalmente ripida, al 20%. Il Koppenberg è il muro più ripido della corsa, con pendenza al 22%, con una strada molto stretta e un pavé molto irregolare. Altre salite famose includono l’Eikenberg, Molenberg e il Taaienberg.

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