Cassa espansione Baganza, PD Felino: “Servono altre verifiche”

Gli eventi dell’alluvione 2014 che ha devastato Parma hanno dimostrato l’urgenza di interventi improntati ad una visione di insieme il più allargata possibile. Le amministrazioni dei comuni affacciati sul Baganza – con i sindaci Bertani e Leoni del Comune di Felino in testa – insieme ai parlamentari che rappresentano Parma hanno evidenziato la necessità di una messa in sicurezza dei nostri territori.

La cassa di espansione è, pertanto, un tassello fondamentale per la salvaguardia della città di Parma che deve integrarsi con le evidenti e note necessità a monte, quali la messa in sicurezza del torrente Baganza e il completamento della viabilità pedemontana.

La mozione approvata dal Gruppo Consiliare “Insieme per Felino” ha parlato di sconcerto per la mancata valutazione dello studio tecnico della Provincia per un intervento meno invasivo pensato per difendere tutta l’asta del torrente a partire da Berceto. Il confronto tra più tipologie progettuali – previsto dalle normative – ci spinge a sollecitare una ulteriore verifica ed un approfondimento.

Il nostro Circolo, poi, non può che definire come insufficiente la comunicazione predisposta da AiPo con l’incontro pubblico dello scorso 13 marzo dopo che la massima informazione pubblica era stata chiesta con insistenza fin dal 2015 dai sindaci di Felino.

Durante l’alluvione del 2014 tutti hanno visto un torrente pieno di detriti di ogni genere a causa di anni di incuria e di scarsa manutenzione. La carrellata di interventi mostrati dai tecnici di AiPo nell’incontro pubblico di Felino è, a nostro avviso, insufficiente a risolvere le criticità.

Come espresso fin dal 2015 dal Sindaco di Felino, l’opera proposta non incide in alcun modo sui rischi idraulici riscontrabili a monte dell’intervento.

In questo senso come circolo PD siamo impegnati nella ricerca di un dialogo politico e istituzionale che ci dia certezza di interventi strutturali su tutto l’alveo del Baganza con una reale pianificazione degli investimenti, affinché possa essere garantita sicurezza, oltre che a Parma e a Colorno, anche a tutti gli insediamenti civili e produttivi a monte della Cassa e già coinvolti nell’esondazione del 2014.

Chiediamo un ulteriore approfondimento dell’analisi dell’impatto dell’opera sulle falde acquifere.

In prossimità del bordo meridionale della Cassa sorgono in territorio del Comune di Felino l’abitato di Casale e uno stabilimento produttivo. Si tratta di una situazione delicatissima da salvaguardare senza indugio e, pertanto, chiediamo nuovi sopralluoghi sul posto e la valutazione – qualora si ravvisassero rischi – di spostare la Cassa di espansione più a nord.

Il progetto della Cassa di Espansione del Baganza, se pure evidenzia attenzione per la sicurezza di Parma e Colorno, mette in luce, così come concepito, una scarsissima visione globale del territorio dell’asse pedemontano.

In nessun documento, infatti, viene data evidenza concreta di quale sarà lo sviluppo della strada Pedemontana che oggi si interrompe a Felino nella zona della “balestra”, giusto sotto il ponte di collegamento con Sala Baganza, e riprende a Collecchio nella zona nord dell’abitato.

Il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) individua la Pedemontana come asse altamente strategico e portante della “Grande Rete” e la necessità del suo completamento fra Bologna e la A15.

Il nostro Circolo precisa che – in identità con quanto affermato dalla Giunta Regionale – considera il completamento del collegamento stradale della Pedemonatana come opera strategica per il territorio: effettuerà, pertanto, massima azione sulle amministrazioni pubbliche affinché venga accolta questa istanza, eventualmente rivedendo la progettazione della Cassa.

Considerato inoltre l’evidente impatto che la cassa di espansione avrà anche sul territorio felinese, riteniamo necessaria una valutazione specifica affinché si possano trovare adeguate risposte in particolare nell’area di Casale di Felino.

Ultima ma comunque importante è la questione relativa alla manutenzione della Cassa stessa, che si ritiene vada chiarita già prima della fase esecutiva. Quest’ultima – come già riscontrato in altre esperienze simili – rischia di essere abbandonata, all’interno delle arginature, a un progressivo degrado alla base di proliferazioni di insetti e animali dannosi per la popolazione stanziata nelle aree adiacenti.

Tutte le valutazioni sopra esposte, portano a richiedere, in via prioritaria, che nelle sedi politiche e istituzionali competenti e nella attuale fase di valutazione di impatto ambientale del progetto definitivo della cassa di espansione, siano considerate:

– la necessità di interventi strutturali lungo l’intero asse del torrente Baganza;

– la necessità di porre in essere tutte le modifiche progettuali atte a minimizzare gli impatti sugli insediamenti esistenti e sull’ambiente;

– la necessità di definire con urgenza ed in modo condiviso e partecipato, il tracciato del tratto di viabilità pedemontana di completamento.

Direttivo del Circolo del Partito Democratico di Felino

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